Welfare aziendale e contrattuale pilastri del nuovo contratto
Meno spese sanitarie per il lavoratore e la sua famiglia, contributo al fondo Metasalute interamente a carico del datore di lavoro. Copertura estesa a cassaintegrati e lavoratori in mobilità

«Il rinnovamento contrattuale che abbiamo proposto ai sindacati soddisfa la crescente domanda di assistenza e tutela sociale. Con il welfare e la formazione soggettiva si contribuisce in modo significativo alle politiche attive del lavoro». Fabio Storchi, presidente di Federmeccanica, ha sottolineato questo concetto a più riprese ai tanti imprenditori presenti alle Ville Ponti per l’assemblea delle meccaniche di Univa.
Nella proposta di contratto, i servizi e le prestazioni saranno meno tassati di un aumento di salario. Come alternativa ai premi di risultato. l’importo minimo di 260 euro potrà essere destinato al welfare aziendale (buoni spesa, buoni benzina, spese scolastiche e per l’educazione, spese ricreative etc. etc). «In questo modo – ha precisato il presidente di Federmeccanica – la distribuzione della ricchezza attraverso il welfare aziendale permette di aumentare realmente il potere di acquisto dei lavoratori».
Il welfare contrattuale prevede meno spese sanitarie per il lavoratore e per i suoi familiari. Il contributo per l’assistenza sanitaria con il fondo Metasalute sarà interamente a carico del datore di lavoro, a sua volta il lavoratore avrà una copertura assicurativa estesa ai familiari il cui prezzo sul mercato sarebbe superiore ai 700 euro, senza limiti di ingresso per età e patologie pregresse. La copertura riguarda anche i lavoratori in cassa integrazione e mobilità. Per quanto riguarda la previdenza complementare i lavoratori potranno avere una pensione integrativa più elevata con l’aumento del contributo dei datori di lavoro per il fondo Cometa che passa all’1,6% al 2%.
Sul versante formazione il rinnovamento del contratto propone un investimento sulla persona per la sua crescita professionale, garantendo a tutti i lavoratori metalmeccanici un «diritto soggettivo la formazione» pari a 24 ore in tre anni, con un contributo aziendale di 300 euro.
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