Alptransit: “Il comune “costretto” al progetto del sottopasso”

I consiglieri di maggioranza rispondono alla nota inviata dall'ex sindaco Giacon sul futuro progetto dei sottopassi ferroviari

Alptransit, Laveno Mombello: il sottopasso

Riceviamo e pubblichiamo la nota a firma del Gruppo Consiliare Centrosinistra e lista per Laveno Mombello Cerro in merito alla viabilità ferroviaria della città e in risposta al comunicato inviato dai consiglieri di minoranza Giacon e De Bernardi. 

Apprendiamo con sorpresa come i consiglieri Giacon e De Bernardi definiscano il lavoro compiuto dalla loro Amministrazione “serio e scrupoloso”. Nella loro nota pubblicata il 1° luglio e soprattutto nel lavoro da essi svolto durante il mandato amministrativo che ci ha preceduti non vi è traccia di serietà né, tanto meno, di scrupolosità.

Da quanto i Consiglieri di minoranza scrivono, si desume che tutti i progetti alternativi a quello da loro presentato siano insostenibili. Occorre invece precisare che il principale ostacolo che impedisce la realizzazione di una soluzione alternativa, secondo la nota della Provincia da essi stessi citata (ma forse non letta nella sua interezza), è la presenza nel Piano di Governo del Territorio (PGT) del progetto di sottopasso che si attesterà in viale Garibaldi, approvato nel dicembre 2010 dall’allora maggioranza di Centrodestra.

Per quanto riguarda strumentalizzazioni, “giochetti” e documenti tenuti nascosti, è bene ricordare che gli abitanti di via Ceretti, le cui abitazioni saranno demolite per dare spazio al “progetto Giacon”, sono stati informati di ciò dall’attuale Amministrazione Ielmini e non da chi ha approvato il progetto che ne prevede la demolizione!

Questa è la trasparenza con cui i precedenti amministratori hanno operato: approvare la demolizione delle abitazioni di alcuni cittadini senza prendersi neppure la briga di informarli. Di questo difficile compito si è fatto carico l’attuale Amministrazione fin dal suo insediamento.

Venendo al merito del progetto che si andrà a realizzare, occorre tenere presente che l’attuale maggioranza ha trattato fino allo sfinimento con la Provincia di Varese, fino a pochi giorni prima del termine previsto, per tentare di trovare soluzioni meno invasive. Abbiamo affrontato il problema nella sua interezza, guardando in primo luogo alla necessità di trovare soluzioni abitative alternative alle famiglie le cui case saranno demolite; abbiamo valutato l’impatto viabilistico e discusso il problema anche in un’assemblea pubblica; abbiamo tenuto in considerazione le variazioni dei valori immobiliari che simili modifiche urbanistiche comporteranno.

Abbiamo richiesto che si approfondisse la valutazione di tutti i progetti alternativi. Inoltre, abbiamo espresso alla Provincia la necessità di siglare un protocollo a latere il quale renda certi i finanziamenti (non a carico del Comune) che permettano la realizzazione delle opere di compensazione (rotonde, ponti) fondamentali per rendere l’impatto del “progetto Giacon” sostenibile dal tessuto urbanistico e commerciale di Laveno e di Ponte.

Preso atto dei vantaggi che avrà Trenord con la chiusura definitiva del passaggio a livello tra viale Garibaldi e via Martiri della Libertà, conseguenza del “progetto Giacon”, abbiamo poi chiesto un coinvolgimento diretto e oneroso dell’azienda ferroviaria in modo da ottenere ulteriori finanziamenti utili a mitigare lo “sconvolgimento” della nostra Comunità.

Questo è il nostro operato. Ci sentiamo quindi di rassicurare i consiglieri Giacon e De Bernardi e soprattutto i cittadini: il senso di responsabilità, all’attuale Amministrazione, non manca.

Il Gruppo Consiliare Centrosinistra e lista per Laveno Mombello Cerro

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Luglio 2016
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