Da Viggiù in Usa per un coast to coast in bicicletta
Roberto Maggiore ha imbarcato la sua bicicletta ed è volato negli Usa per un viaggio di 3.500 Km in sella

Ha preso la sua bicicletta ed è partito negli Stati Uniti per un coast to coast di tre mesi. «In questo momento è in Virginia, ha già superato la metà del percorso».
A raccontare l’avventura di Roberto Maggiore, per gli amici “Il Maggio”, è la fidanzata Elena Cantoni, «lo sento spesso su Skype e con gli amici abbiamo creato un gruppo WhatsApp dove racconta tutte le tappe».
Giardiniere di professione, 52 anni, Roberto è partito il primo di giugno da Viggiù per atterrare a Portland, in Oregon, con l’obbiettivo di raggiunger la East Cost entro fine agosto.
Un totale di 3.500 km, in solitaria, attraversando dieci stati degli Usa, «quando fa una cosa la fa bene», spiega Elena, «E’ una persona molto attiva, con tanti interessi. Ha sempre amato lo sport e da qualche anno ha iniziato ad andare in bicicletta». Dopo gli allenamenti nel varesotto inizia quindi percorsi più lunghi, «in Puglia due settimane, in Spagna tre», fino alla decisione di attraversare una parte dell’America, da Ovest ad Est. «Non so come è maturata la cosa nella sua testa. Un giorno è tornato a casa con questa idea e la sta realizzando».

Il percorso è lungo e i racconti che arrivano tramite messaggi o video-chiamate sono tanti: «Mi racconta che è molto bello ma anche faticoso. Nonostante sia allenato, percorrere così tanti chilometri al giorno mette a dura prova il tuo fisico». Pioggia, sole, freddo e fatica però non hanno fermato l’avventura di Roberto: «Mi racconta che con lui sono tutti molto gentili e ha trovato ospitalità anche in paesini di trenta persone. Non posso raccontarti le sue emozioni ma credo che stia vivendo davvero una bella avventura».
Un viaggio con tante sorprese inattese: «Come la signora che gli ha preparato “maccaroni” e cotechino senza nemmeno conoscerlo». Per saperne di più però dobbiamo aspettare il rientro di Roberto, le sue fotografie, i ricordi di questo viaggio. Intanto ci accontentiamo di WhatsApp.
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