50 anni di Maga: “Dalle 124 opere della prima mostra alle 6.000 di oggi”
Inaugurata la mostra "Ritmo sopra a tutto" che ripercorre i 50 anni del Museo Maga. La direttrice Emma Zanella: "Celebriamo le peculiarità di un museo nato e cresciuto in questa città"

Sono passati esattamente 50 anni da quando, il 15 ottobre 1966, sbocciava il seme di quello che oggi è il Museo Maga. E oggi, esattamente 50 anni dopo, apre la mostra che ripercorre questo (primo) mezzo secolo per la galleria di arte moderna di Gallarate: Ritmo sopra a tutto.
Ai tempi fu affittato un appartamento in via XXV Aprile per ospitare le prime 124 opere della collezione mentre oggi, anno dopo anno, la collezione permanente della galleria conta oltre 6.000 opere ed è ospitata nell’ormai nota struttura di via De Magri, punto di riferimento della cultura gallaratese. «Con questa mostra vogliamo celebrare la peculiarità del nostro museo -ha spiegato durante l’inaugurazione della mostra la direttrice Emma Zanella- e cioè quella di una collezione nata e cresciuta con l’idea di portare l’arte contemporanea in città». La storia della Gam prima e del Maga ora è infatti strettamente intrecciata con quella del Premio Gallarate che nel corso delle sue 25 edizioni ha creato il nucleo principale della galleria. «Questo museo non è stato calato dall’alto -continua Zanella- ma è nato proprio dall’interno di Gallarate, quando nel dopoguerra un gruppo di imprenditori ha sviluppato l’idea di portare le arti in città».
Ed è proprio da qui che parte l’idea della mostra: da un lato è stato ricostruito quel primo appartamento, riallestito con le opere di quella prima edizione, e dall’altro è stata rivisitata tutta la vastissima collezione permanente del museo. E’ stato Franco Buffoni a curare questo progetto, proponendo un percorso in cui la poesia si mischia e si fonde con l’arte offrendo un’originale lettura di un centinaio di opere.
Sono state tante le persone ad affollare il museo durante la cerimonia di inaugurazione. «Questo anniversario è una tappa e non certo un punto di arrivo» ha commentato il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, pensiero sottolineato anche dal suo assessore alla cultura, Isabella Peroni: «la storia di questo museo ci insegna come bisogna sempre e comunque spendersi per andare avanti perché da piccole idee nascono grandi progetti».
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