La lotta allo spreco alimentare comincia dal supermercato

La Coop di Cassano ha ospitato giovedì sera la deputata Pd Maria Chiara Gadda, promotrice della legge contro lo spreco alimentare e per il recupero e donazione a realtà caritative

Maria Chiara Gadda spreco alimentare

La lotta contro lo spreco alimentare passa (anche) dal supermercato. Perché i supermercati sono grandi “produttori” di spreco, ma perché possono diventare anche luogo in cui fare cultura, più o meno direttamente, per ridurre le eccedenze e per destinarle a fini caritativi: la Coop di Cassano Magnago ha ospitato giovedì sera la deputata del Pd Maria Chiara Gadda, promotrice della legge approvata lo scorso agosto e che per la prima volta dà all’Italia uno strumento per ridurre gli sprechi.

«La legge 166 considera lo spreco nella sua globalità» spiega Gadda. «E oggi lo spreco è imputabile per il 57% alla filiera economica e per il 43% in casa del consumatore, dai nostri sprechi individuali». Ed è da questo punto di vista che la legge ha lavorato anche sul fronte della grande distribuzione, per cui sono stati introdotti in particolare strumenti fiscali più agili e chiarimenti normativi ( a partire dalla ribadita distinzione tra la data di scadenza vincolante e il termine minimo di conservazione, il “preferibilmente entro…), per rendere pienamente legale e favorire la donazione delle eccedenze.

Già nel 2003 l’Italia si era dotata di una più agile legge (detta “del buon samaritano”) che ha sì consentito un primo recupero, ma non si è dimostrata efficace fino in fondo, perché – pur indicando il principio – non interveniva fino in fondo sugli aspettavi fiscali e normativi. Quello che invece fa la nuova legge, pur mantenendo come motore primo l’adesione volontaria, anziché puntare su un sistema di sanzioni (come invece è stato fatto in Francia: su questo aspetto insiste chi è critico). Non resta che attendere di vedere l’effetto che avranno le nuove norme: di certo, anche la divulgazione e il lavoro culturale sono punti di partenza importanti.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 07 Ottobre 2016
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.