Novanta donne aiutate dal centro antiviolenza
Questo il numero di fascicoli aperti nel 2016 da E.Va Onlus mentre altre 50 hanno chiesto aiuto ma non hanno proseguito il percorso. Il rapporto annuale della coordinatrice Cinzia Di Pilla
Da gennaio a novembre il telefono dell’associazione E.Va Onlus ha squillato almeno 140 volte. Dall’altra parte del telefono c’erano altrettante donne che hanno chiesto aiuto al centro antiviolenza di Busto Arsizio perchè maltrattate, insultate, violentate da uomini. Di queste 140 sono 90 quelle che hanno avviato un percorso e chiesto protezione.
Sono questi i numeri presentati dalla coordinatrice del centro Cinzia Di Pilla in occasione della presentazione delle iniziative organizzate dalla rete di associazioni in collaborazione con l’amministrazione comunale, per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Numeri impressionanti che testimoniano quanto il problema sia diffuso e quanto le donne, ancora oggi, debbano sopportare all’interno e all’esterno delle mura domestiche. Per questo, da qualche anno, sia a livello nazionale che locale, è stato puntato un faro sui femminicidi e sulle violenze in genere, compresa quella assistita dai minori.
E.Va Onlus è una delle realtà associative più attive sul territorio del Basso Varesotto, grazie anche alla qualità dello staff che vi lavora e grazie alla buona collaborazione con le amministrazioni comunali, con le forze dell’ordine e con gli organismi giudiziari: «Proprio grazie a questi rapporti quest’anno abbiamo notato una maggiore sensibilità verso le donne vittime di violenza – racconta – sono aumentati gli allontanamenti dal tetto coniugale di uomini accusati di violenza e c’è stato anche un aumento di provvedimenti volti a proteggere le donne».
L’associazione ha promosso il progetto di un servizio antiviolenza ideato dalle istituzioni del Comune di Busto Arsizio, costituendo un’equipe multidisciplinare in grado di sostenere le vittime sotto differenti aspetti. L’associazione si pone come un ponte di collegamento fra cittadini/vittime e le istituzioni.
E.VA ha una èquipe multidisciplinare così composta: 2 assistenti sociali, uno psicoterapeuta, una pedagogista clinica, due psicologhe, 5 avvocati donne.
Tutti gli operatori hanno l’obbligo del segreto professionale e rispettano il diritto di riservatezza degli utenti. Completano lo staff numerosi “Amici di Eva”, volontari che collaborano gratuitamente mettendo a disposizione parte del proprio tempo libero, le capacità personali e le competenze acquisite nel proprio percorso di studi.
Cinzia Di Pilla racconta due storie a lieto fine che hanno caratterizzato questo 2016 che ormai volge al termine. Il primo caso è quello di una donna di 80 anni che, dopo 50 anni di silenzio e violenze anche gravi, ha trovato il coraggio di denunciare e far condannare il marito. Il secondo caso è andato in scena ieri sera al teatro Sociale quando una donna vittima di violenza ha letto una sua poesia: «Questa donna si è liberata dalla sottomissione al suo uomo, ha frequentato un corso di letteratura e ha iniziato a scrivere poesie, ieri sera (mercoledì) ha potuto leggere un suo componimento al termine dello spettacolo sulla violenza assistita dai minori.
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