Il nuovo bilancio d’esercizio, se ne parla alla Liuc

Il convegno si terrà mercoledì 14 dicembre 2016 alle ore 16 che rientra tra le iniziative di formazione permanente dell’Ateneo

Alan Friedman alla Liuc

Cambiano le regole per redigere il bilancio d’esercizio, i bilanci consolidati e l’informativa di bilancio. E la LIUC – Università Cattaneo fa scuola con un convegno in programma mercoledì 14 dicembre 2016 alle ore 16 che rientra tra le iniziative di formazione permanente dell’Ateneo.

Il decreto legislativo n. 139 del 18 agosto 2015, che ha recepito la direttiva 34/2013/UE, ha apportato rilevanti cambiamenti alla disciplina del bilancio d’esercizio e di quello consolidato per le società, con l’obiettivo di arrivare ad una vera e propria armonizzazione dei bilanci d’esercizio in Europa.  Le disposizioni del Decreto sono entrate in vigore il 1 gennaio 2016 e andranno applicate a valere sui bilanci d’esercizio riferiti al periodo 1/1/2016 – 31/12/2016.

Tra le principali novità del Decreto 139/2015 c’è quella della suddivisione in categorie delle imprese obbligate alla redazione del bilancio di esercizio. Una suddivisione in base a parametri che riguardano il numero medio dei dipendenti, il totale dell’attivo e il livello dei ricavi. L’intento è quello di una semplificazione per le imprese di minori dimensioni e di una più ampia armonizzazione con la prassi internazionale per quelle di maggiori dimensioni.
Le “Micro Imprese” e le “Piccole imprese” potranno adottare schemi di stato patrimoniale e conto economico semplificati mediante l’accorpamento di talune specifiche voci e saranno esonerate, le prime, dall’obbligo di redazione del rendiconto finanziario, della relazione sulla gestione e della nota integrativa, le seconde solo di rendiconto finanziario e relazione sulla gestione.

Per quanto riguarda lo stato patrimoniale, le principali novità riguardano l’eliminazione delle voci dell’attivo patrimoniale con oggetto i costi di ricerca applicata e di pubblicità aventi natura pluriennale, non più capitalizzabili; dovranno essere evidenziate in apposita voce i crediti, i debiti e le partecipazioni riferite ad imprese assoggettate al controllo della medesima controllante (imprese consociate o sorelle); saranno abrogati i conti d’ordine, mentre le azioni proprie andranno inserite a deduzione del patrimonio netto, mediante un’apposita “Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio”, iscritta per pari importo.
Gli strumenti finanziari derivati attivi sono riportati in apposite voci previste tra le immobilizzazioni finanziarie o le attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni, mentre gli strumenti finanziari derivati passivi sono classificati in una nuova voce tra i fondi per rischi ed oneri.
Nel patrimonio netto è inserita la voce “Riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari attesi”.
Per quanto concerne il conto economico, le principali variazioni riguardano: i proventi e oneri per le imprese sottoposte al controllo delle controllanti; le rivalutazioni e svalutazioni degli strumenti finanziari derivati, conseguenti alla dinamica registrata dal loro “fair value”.

Sono poi state abrogate dalle nuove norme le voci relative ai Proventi e oneri straordinari. Tale modifica, conforme alle norme internazionali IAS/IFRS, riduce il valore segnaletico del bilancio e della situazione economica e rimanda alla nota integrativa la loro separata identificazione e il loro commento. Difatti, l’art. 2427 c.c., nel numero 13 del primo comma precisa ora la necessità di indicare nella nota integrativa “l’importo e la natura dei singoli elementi di ricavo o di costo di entità o incidenza eccezionali”.

Il Decreto 139/2015 ha poi introdotto norme del tutto nuove per la nostra prassi contabile, quali ad esempio la contabilizzazione degli strumenti finanziari derivati con valutazione a fair value e la valutazione dei titoli, dei crediti e dei debiti in base al costo ammortizzato.

Commenta il professore Alessandro Cortesi, Ordinario di Contabilità e Bilancio alla LIUC – Università Cattaneo: «Sono molte le aree di incertezza relative all’applicazione pratica della nuova disciplina del bilancio. Il Decreto 139 prevede espressamente che gli aspetti tecnici delle nuove norme debbano essere definiti dai Principi contabili che l’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) sta predisponendo. Ad oggi, però, detti Principi non sono ancora disponibili in veste definitiva e si discute molto sulla base delle bozze che sono state fatte circolare».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Dicembre 2016
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