Gavirate, la minoranza chiede un “colpo d’ala”

A metà mandato il capogruppo Gianni Lucchina mette sul tavolo alcune riflessioni. Obiettivo: “Diventare punto di riferimento del Medio Verbano”

Lavori in corso a Gavirate il 20 aprile 2016 in via Cavallotti

«Siamo tutti amministratori. Lo siamo noi di opposizione. Lo è ovviamente la maggioranza. Per questo è giusto farsi sentire, e raccontare quello che ci piacerebbe venisse realizzato per Gavirate, per vederla al centro del Medio Verbano, punto di riferimento di un’area con diverse potenzialità eccezionali ma ancora sotto stimate».

A metà del mandato ricevuto dagli elettori per amministrare questa cittadina, che è pure a metà strada fra il capoluogo e il Verbano, Gianni Lucchina, capogruppo di minoranza chiede di essere ascoltato su una serie di riflessioni che porta avanti assieme ai consiglieri di “Per Gavirate Groppello Oltrona e Voltorre”.

«L’obiettivo di fondo delle nostre proposte è ovviamente riportare Gavirate al centro della scena territoriale, e farla diventare punto di riferimento culturale, imprenditoriale e commerciale – spiega – . Credo che facendo diventare il comune protagonista in questi ambiti si supererebbe un certo isolamento che viene percepito e si riuscirebbe anche a vivere con meno fatica uno sviluppo economico».

Chiede il “colpo d’ala”, Lucchina. E per raggiungere questi propositi sono diversi i passaggi obbligati da seguire.
«Direi che sarà bene dare maggior impulso al centro storico sistemando strade e marciapiedi, ma anche rendendolo più vivibile da parte dei residenti e di cittadini che vengono qui a farsi quattro passi, a comprare, o a godersi semplicemente il nostro centro o il lago. Vedo che per esempio sulla questione parcheggi, sebbene la nostra mozione sia stata bocciata dal Consiglio, di fatto viene applicata dall’amministrazione: chiedevamo di mettere a pagamento i parcheggi del lago e di far tornare gratuiti quelli del centro, e proprio quest’ultimo proposito l’amministrazione sta in questi giorni adottando. Bene. Ma non basta. Ci sono le aree verdi periferiche, come il Morselli, lasciate a sé stesse: forse risparmiando su progetti che non hanno dato i frutti aspettati, vedi orti pubblici, si riuscirebbe a risolvere questioni più importanti».

Altro tema, la vivibilità. «Va risolta la questione delle emissioni (nella zona di viale Ticino e a cavallo col confine del Comune di Bardello ndr). Non è possibile continuare a sentire lamentele di centinaia di persone che percepiscono puzze, senza avere in mano dati. Arpa faccia queste rilevazioni e indaghi su quali sostanze sono presenti nell’aria: solo così sarà possibile sapere se quel che c’è fa male, o se si tratta di una semplice percezione, di un cattivo odore. Per risolvere quello che a tutti gli effetti è diventato un problema, però, ricordiamo di coinvolgere le aziende del territorio: abbiamo a cuore tanto la salute dei cittadini, quanto i posti di lavoro e lo sviluppo economico».

Poi, ma non da ultima, la cultura. «Abbiamo un auditorium dal quale passano più di 10.000 persone l’anno – conclude Lucchina – . Occorre partecipare al primo bando utile regionale per rimettere a posto la fruibilità. Mi riferisco al miglioramento dell’areazione, ma anche alla sistemazione dei bagni: ci vorranno 300 mila euro. Diamoci da fare per portarli a casa».

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 03 Febbraio 2017
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