Il vigile insultato devolve i soldi del risarcimento ai terremotati
L’agente raggiunto da diversi “vaffa...” per aver fatto notare un’infrazione stradale vince la causa contro un automobilista. La somma devoluta a Croce Rossa e Legambiente
L’auto intralcia la processione, il vigile lo fa notare all’automobilista che invece di spostare la macchina lo ricopre di insulti. Parte la denuncia, e il risarcimento viene devoluto in beneficenza.
Un esempio di bisogno di educazione e di solidarietà in una storia che merita di essere valorizzata.
Tutto parte circa un anno e mezzo fa quando durante una manifestazione di paese Alberto Tarroni, della polizia locale di Brusimpiano, di scorta al corteo religioso nota un’auto che intralcia: parte la richiesta all’automobilista di spostarla e subito arrivano gli insulti, più di uno, pronunciati ad alta voce di fronte a tutti.
Le ingiurie a un pubblico ufficiale vengono registrate e si procede d’ufficio con la denuncia all’autorità giudiziaria, con la conseguente apertura di un procedimento penale.
Nei mesi scorsi la conclusione delle indagini e prima di arrivare al processo la difesa dell’automobilista richiede la possibilità di estinguere il reato mediante il pagamento di una somma a titolo di risarcimento.
Il codice penale, infatti, prevede di sottoporre al giudice questa possibilità se le parti lese sono d’accordo. Valutata anche la particolare situazione dell’automobilista responsabile del gesto plateale (che si è ampiamente scusato dopo essersi accorto di averla fatta grossa) la proposta è stata accolta, con una variante: l’assistente Alberto Tarroni, in qualità di operatore oggetto dell’oltraggio, ed il sindaco Fabio Zucconelli, in rappresentanza del comune di Brusimpiano, hanno chiesto che le somme concordate quale indennizzo non venissero a loro accreditate, bensì fossero donate in beneficenza per il terremoto in Centro Italia.
Alcune centinaia di euro sono pertanto state devolute alla Croce Rossa Italiana, per l’emergenza sisma, nonché ad una cordata di associazioni, capitanate da Legambiente, per il sostegno ai giovani imprenditori che operano nell’economia sostenibile, tanto importante in quelle regioni così provate dagli eventi.
«Abbiamo deciso di parlare di questa vicenda con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica, affinché continui a cogliere tutte le opportunità per dare sostegno alle popolazioni colpite ed a coloro che operano quotidianamente per supportarle», è stato il commento dei diretti interessati.
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