In giro per il parco al Poggio

Il racconto di Teresio Colombo sulle piante e gli alberi che si possono osservare con una passeggiata a due passi da casa.

Una gita nel parco

Il racconto di Teresio Colombo sulle piante e gli alberi che si possono osservare con una passeggiata a due passi da casa.

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Una gita nel parco 4 di 18

Lunedì 17 aprile in compagnia della moglie e due delle figlie scegliamo il Poggio come meta dei quattro passi prima del pranzo per il quale siamo stati invitati dalla figlia maggiore che ha l’abitazione al confine tra Varese e Casciago. Scesi dall’auto imbocchiamo il sentiero 10 per raggiungere la Cascina Zambella, la giornata è estremamente limpida con una abbastanza forte ventilazione.

I primi fiori che fotografo sono un insieme di Aglio ursino (Allium ursinum) (01) una Liliacea molto invasiva largamente presente in tutto il territorio varesino; vicino si trovano alcuni esemplari di Fienarola vivipara (Poa alpina) (02); passiamo la Zambella avendo visto il nespolo   e le orchidee nell’aia in fiore, ma poiché raggiungere questo posto mi sarà sempre più difficile, vado avanti superata la cascina esco dal sentiero 10 per seguire la traccia sulla destra che mi porterà alle sorgenti remote del Tinella. Dopo aver percorso una ventina di metri, incontro una serie di piantine di Caglio odoroso (Galium odoratum)(03), le figlie mi sollecitano a ritornare all’auto perché il tempo passa rapidamente mi accerto che le basi del loro ragionamento siano sufficientemente solide e mi avvio a ritornare ricordando però che avevo trascurato di fotografare il Nespolo volgare (Mespilus germanica) (04,05) rosacea arbustiva presente nei boschi varesini in numero sempre più limitato, la figlia mi segnala la Ginestra dei carbonai (Cytisus scoparius) (06) già fiorita.

Venerdì 21 mi porto ad Avigno per imboccare la via Noseda, una strada in terra battuta che congiunge Avigno a Velate con un percorso ricco di verde e in apparenza abbastanza isolato dalla parte urbanizzata, fiancheggiato dal Vellone. Non ho significative aspettative sulla vegetazione trattandosi di territorio boschivo da tempo privo di cure. Mi sono incamminato e, appena varcato lo sbarramento che impedisce l’accesso ai mezzi di trasporto vedo un tappeto di Geranio dei Pirenei (Geranium pirenaicum) (07). Fatti pochi passi vedo alcune piante in fiore di Cren (Armoracia rusticana) (08) senza dubbio derivante da semi destinati agli orti nelle vicinanze; poco più avanti un cespuglio di Ranuncoli striscianti (Ranuncolo repens) (09); poco più avanti vedo una piccola di Veronica a foglie di serpillo (Veronica serpyllifolia) (10) a cui presenza è indice di terreno grasso

Sabato 22, accompagnato dalla figli Eliana, mi sono recato al villaggio Cagnola presso la Rasa di Varese. La motivazione di questa uscita è dovuta a quanto visto nella visita al Poggio il 17 e precisamente la fioritura delle orchidee, iniziata la salita invito mia figlia ad osservare bene la riva sulla destra della strada e infatti poco dopo mi segnala la presenza di alcune orchidee che mi chiede di poter fotografare si tratta di Cefalantera maggiore (Cephalanthera longifolia) (11,12), si tratta di orchidee spontanee comuni nella collina varesina ma sicuro indice di una stagione che nei prossimi 3 mesi ci offrirà la fioritura di almeno una decina di specie diverse. Questo ritrovamento ci invoglia a proseguire nella ricerca, anziché proseguire nel sentiero imbocchiamo la scaletta prima della zona paludosa e ci accorgiamo che una ventina di piante di fior di legna sono spuntate e qualcuna è prossima a fiorire, saliamo ancora, superiamo la risorgiva e ritroviamo altre cefalantere fiorite, finalmente trovo una Cicerchia cicerchiella (Lathyrus cicera) (13) una leguminosa ormai molto rara nel territorio varesino.

Mia figlia propone di salire ulteriormente la sua proposta mi attrae molto ma le forze rimaste, l’aver concordato i pranzo per le 12.30, le foto che penso di fare i discesa mi convincono che sia opportuno iniziare la discesa facendo le foto ad alcuni fiori visti  salendo. Il primo fiore è l’Aquilegia scura (Aquilegia atrata)(14) comunissima ranuncolacea; vicino si trova anche una piantina di Erba limona comune (Melittis melissophyllum)(15) nota agli apicultori perché pianta molto ricercata dalle api alla ricerca del nettare; sempre nelle vicinanze si trovano alcuni esemplari di Sigillo di Salomone comune (Polygonatum odoratum) (15) questa liliacea, del tutto simile al Sigillo di Salomone maggiore dal quale si distingue per le dimensioni sensibilmente più piccole, dai fiori singoli e non a coppia e per il leggero profumo emanato dagli stessi.

All’altezza delle risorgive la presenza di un cariceto dl quale mi sembra di avere individuata la Carice fosca (Carex nigra) (17); prima di lasciare questo parco dico a mia figlia che desidero scendere dalla scalinata dei Faggi comuni (Faguus sylvatica) (18) non solo per ammirare la bellezza degli stessi ma per godere dell’armonia creata da conoscitori degli ambienti naturali a disposto gli elementi di questo ambiente in modo da poter essere gustato da chi avesse voluto.

Teresio Colombo

di
Pubblicato il 25 Aprile 2017
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