La Torre di Babele e l’incomprensione degli uomini, in scena “Genesi”
Appuntamento per sabato 8 aprile, alle 21, al Teatro Perifico con La Confraternita del Chianti e Associazione K

Sabato 8 aprile la stagione del Teatro Comunale di Cassano Valcuvia ospiterà lo spettacolo “GENESI pentateuco#1” della compagnia La Confraternita del Chianti e Associazione K, prodotto in collaborazione con Teatro Verdi – Teatro del Buratto di Milano.
Il monologo scritto da Chiara Boscaro e Marco Di Stefano è ispirato al libro della Genesi in cui è narrata la vicenda della Torre di Babele ovvero l’esatto momento in cui gli uomini, non avendo più un obiettivo comune, hanno smesso di capirsi e hanno iniziato a scontrarsi. Ma questo evento ha permesso la nascita di tutte le lingue del mondo, con le loro ricchezze, con le loro diversità, con il loro valore culturale e simbolico e a partire da questa suggestione nasce il monologo che andrà in scena sabato sera per un pubblico di adulti, ma consigliato anche ai più giovani delle scuole superiori.
In ‘GENESI pentateuco #1’ l’attrice Sara Valeria Costantin veste i panni di una migrante al suo arrivo in una città cosmopolita, dove, per chi non parla una lingua comune a tutti, è molto facile restare ai margini. Trovandosi nella difficile condizione di dover superare un esame di conoscenza della lingua ignota, per non essere costretta a rinunciare a una nuova vita, la migrante si misura con la possibilità di trovare un nuovo modo – forse più essenziale – di comunicare con gli altri. L’identità del personaggio è lasciata volutamente celata: potrebbe essere una donna arrivata in Italia con un barcone, potremmo essere noi.
Lo spettacolo è recitato in Esperanto, la lingua della fratellanza e della pace, una lingua seconda per tutti, un idioma con cui la compagnia si è cimentata lavorando sotto la supervisione della Federazione Esperantista Italiana Circolo Esperantista Milanese. «L’ambizione di questo monologo è indagare l’origine delle parole, l’origine del nome delle cose. Dare un nome alle cose significa circoscrivere il proprio piccolo mondo, il proprio giardino dell’Eden, le proprie certezze. Dare un nome alle cose significa creare il proprio spazio scenico, il proprio corpo scenico. Dare un nome alle cose significa trovare, frase dopo frase, le parole giuste per questa storia».
Chiara Boscaro e Marco Di Stefano, che è anche regista dello spettacolo, descrivono con queste parole l’obiettivo – condiviso da tutti i “confratelli” della compagnia – di indagare l’origine delle parole, l’origine del nome delle cose e di affermare quanto non sia la lingua ad essere ostile, ma l’uso che se ne fa.
Il Teatro Comunale di Cassano Valcuvia (Va) si trova in Via IV Novembre, 4. Orario spettacoli: sabato sera ore 21.00. Biglietti 7- 5 euro. Informazioni e prenotazioni: 3341185848 – 3386020892 – info@teatroperiferico.it – www.teatroperiferico.it
Sabato 8 aprile 2017
Ore 21.00 – La Confraternita del Chianti /Associazione K (Milano)
GENESI pentateuco #1 di Chiara Boscaro
drammaturgia e regia di Marco Di Stefano
con Valeria Sara Costantin
musiche di Lorenzo Brufatto
eseguite e registrate dall’ensemble da camera Il canto sospeso
scene di SCANTINATO AKME
traduzioni in Esperanto di Giovanni Daminelli
progetto grafico e visivo di Mara Boscaro
In collaborazione con Teatro Verdi – Teatro del Buratto di Milano
Dot Spot Media Productions (Bucarest)
si ringraziano Federazione Esperantista Italiana Circolo Esperantista Milanese e Teatro della Cooperativa
(Spettacolo finalista Premio internazionale “Il Teatro Nudo” di Teresa Pomodoro ed. 2015)
www.laconfraternitadelchianti.eu
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