Il Grand Hotel Campo dei Fiori fa ancora sognare

Taglio del nastro della mostra dedicata a Giuseppe Sommaruga. Da oggi fino al 30 luglio sarà possibile visitare solo su prenotazione l'interno del capolavoro Liberty

Sommaruga "riapre" il Grand Hotel Campo dei Fiori

Maestoso ed elegante anche nella sua decadenza il Grand Hotel Campo dei Fiori, simbolo della stagione più florida della Varese del primo Novecento, apre le sue porte dopo oltre cinquant’anni. L’occasione è la mostra dedicata a Giuseppe Sommaruga nel centenario della sua morte che di questa opera fu l’autore del progetto in ogni su più piccolo dettaglio. L’atrio in marmo bianco, il grande salone centrale e le due sale laterali del piano terreno, l’unico agibile, accolgono le opere fotografiche di Sergio Ramari, Davide Niglia e Alessandro Angelo Carlo Raineri dedicate agli edifici progettati dal Sommaruga a Varese e in Italia, ma il vero protagonista della mostra è lo stesso Hotel, che nonostante il passare del tempo mantiene un fascino unico.

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Aspettando l’inaugurazione all’Hotel Campo dei Fiori 4 di 9

Il grande ingresso dominato da altissime colonne bianche regala una doppia prospettiva che invita a scendere verso il terrazzo esterno o salire lateralmente per raggiungere il salone centrale caratterizzato un elegante parquet il legno, le vetrate laterali ma sopratutto un balcone con una vista panoramica mozzafiato.

Il gusto del Sommaruga si ritrova in ogni piccolo particolare: dai motivi floreali delle ringhiere, agli elementi decorativi in pietra, ai dettagli dei capitelli, alla scelta della divisione degli spazi.

Le opere fotografiche si inseriscono in questo contesto ripercorrendo i capolavori che l’architetto milanese realizzò nel corso della sua vita: la stazione di Ghirla, il Palace Hotel a Varese, palazzo Castiglioni a Milano, tra gli altri.

Un taglio del nastro storico che ha visto la partecipazione del curatore, insieme a Vittorio Sgarbi, Andrea Speziali, del vicesindaco Daniele Zanzi, dell’onorevole Maria Chiara Gadda e Andrea Buffarello della proprietà GHP – Finalba group che ha confermato la volontà di restituire ai varesini e non solo questa importante opera d’arte.

Molti infatti hanno sempre guardato da lontano questa imponente architettura che domina dalla cima del Campo dei Fiori ed è ormai parte integrante del paesaggio varesino. La visita al Grand Hotel permette di assaporare il fascino dello stile Liberty e dei grandi ricevimenti e non si può evitare di immaginare quanto potesse essere sfarzoso ed elegante con i suoi ricchi ospiti.

La visita alla mostra è possibile solo su prenotazione grazie all’impegno di oltre 40 volontari FAI Giovani provenienti da tutta la Lombardia, che impiegano il loro tempo libero per rendere possibile la riapertura di questo gioiello Liberty ai visitatori. Lo si può fare sul sito http://www.faiprenotazioni.it.

I primi weekend sono esauriti, occorrerà attendere ancora qualche giorno per l’apertura delle nuove date. I gruppi saranno di massimo 20 persone, per sei turni al giorno. Questo per questioni di sicurezza (le visite sono gratuite e si concluderanno il 30 luglio).

La mostra prosegue in altre due sedi: l’Archivio di Stato a Varese e Palazzo Lombardia a Milano.

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erika@varesenews.it
Pubblicato il 28 Maggio 2017
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