Aggiudicata la gara di Amga per l’impianto dell’umido, ecco come sarà
Le imprese vincitrici hanno apportato diverse migliorie: via la centrale di cogenerazione, biometano immesso in rete, orti didattici, diminuzione della tariffa di smaltimento da 90 a 68 euro a tonnellata
E’ stato presentato questa mattina, giovedì, dai vertici di Amga e Aemme Linea Ambiente lo stato di fatto del progetto per la realizzazione di un impianto di trattamento dell’umido e per la produzione di biometano che dovrà sorgere in via Novara, sul territorio di Legnano ma al confine con Busto Arsizio e Villa Cortese.
Il bando di gara lanciato a gennaio è stato ggiudicato ad un’associazione di imprese composta da Asja Ambiente di Rivoli e dalla Tecnologie Ambientali srl di Rimini. Le due società avranno il compito di realizzare l’impianto da 16 milioni di euro che potrà trattare fino a 40 mila tonnellate all’anno di rifiuto umido da trasformare in terriccio e gas.
La cordata di imprese che si è aggiudicata il bando ha presentato un progetto che porta numerose migliorie rispetto a quello preparato da Amga a partire dall’utilizzo del biometano prodotto dalla fermentazione dell’umido. Di seguito le caratteristiche dell’impianto che verrà realizzato entro il 2019.
IMPIANTO DI PRODUZIONE A BIOMETANO
Rispetto al progetto posto a base di gara, in cui era prevista la cogenerazione di energia elettrica e termica tramite la combustione di biogas, l’aggiudicatario ha offerto un impianto che prevede la produzione di biometano, attraverso un processo di purificazione del biogas e la sua diretta immissione in rete. Non verranno più realizzati, così, i gasometri e l’impianto di cogenerazione, uno dei punti più contestati dal comitato No Biogas.
UTILIZZO AREA GIRLANDA
L’area – a disposizione del concessionario – è stata ritenuta, dall’aggiudicatario, utile ai fini della realizzazione degli uffici e del «percorso orti didattici».
PROCESSO DI DIGESTIONE SEMI-DRY
Il progetto posto a base di gara prevedeva un processo a umido, sostituito in fase di offerta da un processo «semi-dry». La scelta progettuale dell’aggiudicatario consente di minimizzare l’impatto visivo dei digestori (presentando dimensioni più contenute ed in particolare altezze tali da renderli maggiormente compatibili con l’ambiente circostante) e di ridurre il consumo di acqua nel processo e la conseguente produzione di reflui prodotti da 300 metric ubi al giorno a 30 che, in parte, verranno riutilizzati nell’impianto. Tutte le fasi di lavorazione del rifiuto, si sviluppano in ambiente chiuso e mantenuto in depressione garantendo, così, il totale contenimento degli odori.
MODIFICA VIABILITÀ VIA NOVARA
Si prevede la realizzazione di due accessi (uno per i mezzi di conferimento/trasporto diretti al sito impiantistico; l’altro esclusivamente per i visitatori e personale impiegato). Le soluzioni progettuali adottate scaturiscono dalla volontà di agevolare le manovre di ingresso/uscita dei mezzi di conferimento al/dal sito, oltre a non impattare sul traffico veicolare della strada provinciale.
PERCORSO ORTI DIDATTICI
Realizzazione, in adiacenza alle aree destinate esclusivamente ad attività impiantistiche e produttive, di un’area verde dedicata a serre e orti urbani e didattici. La finalità di questa sezione è la partecipazione proattiva dei cittadini, residenti nei Comuni appartenenti al bacino di utenza di AEMME, per i quali, con la collaborazione di istituti, scuole, comitati e associazioni, sarà possibile programmare percorsi didattici e formativi, volti a valorizzare e mostrare il riutilizzo del compost di qualità prodotto dall’impianto e delle acque industriali prodotte, opportunamente trattate e depurate.
I RISPARMI SULLE TARIFFE DI SMALTIMENTO
I ribassi ottenuti sulla tariffa di smaltimento FORSU e sfalci vegetali, permettono un risparmio complessivo – per l’intero bacino di AEMME Linea Ambiente – stimato in circa 450.000 €/anno. Inoltre sono previsti introiti legati al canone di concessione pari a circa 2,5 ML€ nei 22 anni di affidamento.
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