Perseguita l’ex moglie, divieto di avvicinarsi
L'uomo, un quarantenne italiano, non si rassegnava alla separazione e aveva messo in atto una serie di gravi comportamenti
A un quarantenne italiano residente nella zona di Malpensa è stato vietato di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla moglie, dalla quale è separato da quasi due anni, che perseguitava da tempo.
La misura cautelare, emessa dal GIP su richiesta della Procura della Repubblica, è stata adottata dopo che accertamenti e indagini del Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio avevano evidenziato la gravità della situazione che si protraeva dagli inizi del 2016, anno in cui i coniugi si erano separati e il marito aveva lasciato il tetto coniugale.
L’uomo tuttavia non si è mai rassegnato alla separazione e al fatto che la moglie avesse poi allacciato una nuova relazione sentimentale, cercando con ogni mezzo di costringere la ex a tornare sui suoi passi.
Nel corso degli ultimi mesi ha quindi messo in atto una serie di comportamenti di crescente gravità, passando dalle offese alle minacce di morte, rivolte tanto alla donna quanto alla suocera e al nuovo compagno della moglie, agli atti vandalici e a gesti plateali e intimidatori come minacciare di suicidarsi o trascorrere tutta la notte appostato in strada fuori dall’abitazione della ex; il tutto con il chiaro intento di gettare la donna in uno stato di forte turbamento, ansia e paura.
Ora la Polizia di Stato, che lo aveva denunciato per il reato di atti persecutori, gli ha notificato il provvedimento giudiziario che gli vieta di avvicinarsi all’abitazione e tutti i luoghi frequentati dalla sua vittima.
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