Arriva a Varese la portineria di quartiere
Dopo il successo social di Portineria 14 a Milano, i gestori del caffè La Cupola hanno “esportato l’idea” nella città Giardino. Ecco come
La “locandina digitale” gira da lunedì scorso ed è partita dalla pagina facebook del caffè La Cupola, quello che sta in piazza Giovanni XXIII, davanti alla chiesa della Brunella, macinando oltre 160 condivisioni.
Ma la nuova vita del già apprezzatissimo bar, luogo di ritrovo per definizione dei varesini della zona, è di quelle che non passano inosservate. Il caffè la Cupola ha deciso infatti di diventare anche “portinaio di quartiere”, e svolgere alcuni servizi che, con la scomparsa dei portinai, hanno reso più difficile la vita nei condomini di città.
Ritirare pacchi, consegnare chiavi, consigliare un artigiano urgente in caso di guasti. Questi e altri servizi sono a disposizione di chi li richiede al bar, senza costi aggiuntivi, semplicemente prendendo il bar per quel che era: un punto sociale e di ritrovo. Alla peggio, li si ripaga ordinando un caffè o un succo.
«In fondo, come ci ha detto un cliente qualche giorno fa quando gli abbiamo spiegato le nostre intenzioni “La Cupola è già così”.Noi abbiamo questa fama di risolvere i problemi» A spiegarlo è Ale Campi (nella foto), uno dei tre soci del locale che ha deciso di “importare” a Varese questa bella idea: gli altri due sono Massimiliano “Maci” Condello ed Hervè Deshayes.
L’ISPIRAZIONE: IL CAFFE’ PORTINERIA 14 DI MILANO, CHE HA FATTO BOOM SUI SOCIAL
L’ispirazione arriva da un video social che abbiamo visto in tanti: quello di Francesca, che ha aperto la “portineria di quartiere” a Milano, nel suo bar Portineria 14.
«Ci è sembrata una cosa bellissima – spiega Ale Campi – Cosi li ho contattati, precisamente Francesca Laudisi, la ragazza che parlava nel video, e poi abbiamo preso la macchina e siamo andati a trovarla. E’ stata un’ispirazione: si tratta di un progetto a cui lei crede molto e che aveva a sua volta un modello: un bar a Parigi. Quello francese però aveva un “difetto”: i servizi erano a pagamento. Noi siamo baristi, abbiamo un bar, guadagniamo già da quello che serviamo. Il concetto che sta alla base è quello di connettere le persone fisicamente, non nel senso a cui siamo abituati: niente social, ma incontri veri».
Una certa mentalità è già nella filosofia del locale «Noi partiamo dal presupposto che il tavolo vada condiviso: e se dividi il tavolo magari trovi quello che ti fa risolvere il problema. E’ il sistema più semplice: mettiti vicino a qualcuno, parla, e connettiti. Qualcosa succederà».
Il mutuo aiuto diventa un effetto collaterale, quindi, delle attività del locale: «E sono contento che Francesca, quando abbiamo lanciato il volantino, ci abbia detto che era contenta, che ci stavamo muovendo proprio come intendeva anche lei».
COSA FA LA “PORTINERIA DI QUARTIERE” DE LA CUPOLA
Alla “portineria di Quartiere” si ritirano posta, piccoli pacchi e chiavi, ma si può farsi aiutare per trovare un giardiniere, un idraulico, un imbianchino oppure insegnanti di varie materie. Alla cupola già si può studiare, lavorare, collegarsi a internet con il wifi del locale, ricaricare il telefono, scambiare o leggere libri a disposizione, giocare a scacchi e molto altro.
La locandina ricorda che i servizi sono gratuiti, ma si richiede pazienza nei momenti in cui il locale è piu pieno, e la disponibilità di condividere il tavolo in caso di necessità.
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