Il centrodestra a Lonate cerca la quadra

A venti giorni dalla presentazione delle liste, Lega e Forza Italia cercano un accordo: si guarda anche agli equilibri provinciali e filtrano i possibili nomi (con outsider)

Lonate Pozzolo municipio Comune

Nel 2017 pareva una sfida impossibile, ma ora il quadro delle elezioni riaccende le speranze del centrodestra di Lonate. Certo: la battaglia elettorale è difficile, perché si va al voto a poco più di un anno – tredici mesi – dall’arresto del sindaco Rivolta, che dal 2014 era sostenuto da un’alleanza larga, con Lega e Forza Italia e l’Udc. Ma il quadro ora si è fatto interessante – anche per le divisioni nell’opposizione – e la partita è aperta.

Lonate è il più grande dei Comuni che vanno al voto in provincia nel 2018, anche se forse non è quello politicamente più rilevante. Formalmente tutti lavorano per un’alleanza unitaria, che però dipende anche dal quadro provinciale (per tacer delle quantomai incerte prospettive nazionali dell’asse Salvini-Berlusconi).

La Lega ha il vento in poppa dopo il successo delle politiche del 4 marzo, ma a Lonate fatica a esprimere candidature forti, tanto che subito si è iniziato a ipotizzare “papi stranieri”, che vengano da Busto o da Ferno. Che siano veri o richiami buoni per prender tempo, per ora si è parlato del bustocco Giampiero Reguzzoni – nome abbastanza noto, reduce dal Consiglio regionale – o in subordine di Claudia Colombo, già sindaco a Ferno e assessore a Somma, sempre nell’ambito territoriale di Malpensa (Colombo però lo esclude: «Lonate non ha bisogno di cercare fuori paese»).

Parlando dell’aeroporto di Malpensa, circola il nome di Mauro Cerutti, l’ex sindaco di Ferno, ancor oggi nella giunta fernese. Dalla sua ha i legami veri con Lonate: la frequenta e ha guidato il Comune “gemello” di Ferno, che con Lonate gestisce l’Unione, non sarebbe insomma un paracadutato. Sul territorio si è ritagliato un ruolo un po’ da battitore libero, presentandosi quasi come figura istituzionale, da guida dell’Associazione Comuni Aeroportuali.
Solo voci, quelle di una candidatura? Lui non l’ha smentita, qualche movimento a Lonate c’è. Certo c’è un potenziale ostacolo: nel 2017 ha corso a fianco di Filippo Gesualdi, che è di Fratelli d’Italia. Ha fatto una campagna da indipendente, sfidando e battendo il resto del centrodestra, Lega e Forza Italia. Potrà essere un candidato civico? In questa fase l’ipotesi resta aperta, sia mai che poi qualcuno si aggreghi in corsa.

E nelle file di Forza Italia? Di certo gli azzurri scontano più di una difficoltà legata a Rivolta (ex sindaco, ex segretario politico), ma qualche carta ce l’hanno, anche se mantengono anche qui un certo riserbo. Una mezza idea – quella messa sul tavolo per ora – è quella di Mauro Andreoli. L’ex presidente del consiglio che al tramonto dell’amministrazione ha finito a ricoprire la carica istituzionale più alta in assenza del sindaco, in un frangente delicato. C’è l’attivissima Ausilia Angelino, già assessore ai servizi sociali: molto nota, nei tre mesi dell’affaire Rivolta, prima delle dimissioni, ha spesso difeso nel merito la scelta di andare avanti, rivendicando il lavoro impostato sul sociale. Più in generale, gli azzurri vantano una presenza radicata e quindi hanno le loro carte da giocare nella scelta dell’aspirante sindaco.

Fin qui il candidato, mentre per l’alleanza resta l’ìncognita del quadro provinciale (in particolare la situazione lonatese è legata a doppio filo con Venegono Superiore). Quanto al programma, un primo passo l’ha fatto l’UdC con un post che elenca alcune priorità, incentrate soprattutto su sociale e urbanistica.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 17 Aprile 2018
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