“Sul lago di Varese basta studi, è arrivato il momento degli interventi”

L’osservatorio l’ha evidenziato, il comune di Varese lo assimila e rilancia: sul lago di Varese c'è ancora tantissimo c’è da fare: soprattutto nel reperire le risorse. Le parole di De Simone ai consiglieri

Salice alla Schiranna

L’osservatorio l’ha evidenziato, il comune di Varese lo assimila e rilancia: sul lago di Varese tanto è stato fatto ma ancora tantissimo c’è da fare, i possibili fronti di intervento concreto ci sono, ma i soldi necessari sono tanti.

Quello che è emerso durante la riunione dell’osservatorio del lago di Varese, il 12 aprile scorso, è stato ribadito e rilanciato nel corso della Commissione consiliare n.11 di Varese, quella che si occupa dell’”area vasta”, presieduta da Maria Paola Cocchiere, .

L’obiettivo della seduta era infatti di rendere partecipi i membri della commissione e il comune dei contenuti, degli obiettivi e delle priorità d’intervento emerse in occasione della riunione del comitato direttivo dell’osservatorio del lago di Varese e dei comuni rivieraschi, dove è stata fatta un’analisi sui contenuti dell’accordo regione/provincia dell’ 8 agosto2016, in cui sono state analizzate le problematiche inerenti il prelievo ipolimnico e la proliferazione delle macrofite nel lago e studiate delle strategie per il miglioramento della qualità delle acque, fornendo degli obiettivi e delle priorità d’ intervento.

«Basta studi, ora è il momento degli  interventi – ha commentato l’assessore all’ambiente Dino de Simone, che ha partecipato in rappresentanza della città alla riunione dell’osservatorio, a conclusione della sua relazione – La prima cosa che abbiamo deliberato di fare è stato di coinvolgere la Regione Lombardia, dove il nuovo assessore all’ambiente Cattaneo si è appena insediato: andiamo a proporgli un accordo di programma che veda coinvolti insieme Comuni, Provincia e Regione, e pure il ministero dell’ambiente quando si sarà insediato»

Un accordo di programma che dovrà essere «Molto preciso, e dove sia chiaro chi se ne occupa, da dove si tirano fuori i soldi, cosa si farà e in che tempi». Niente studi in questo accordo di programma: «Ormai la situazione la si conosce, bisogna solo mettere i soldi per gli interventi». Secondo l’assessore all’ambiente, questo è un momento importante da sfruttare: «Il clima dell’incontro era buono: il ferro è caldo adesso, se ci mettiamo tutti insieme con l’entusiasmo che ho percepito, ce la facciamo a far partire i lavori».

La relazione di de Simone è stata nel complesso approvata dai componenti della commissione: non sono emerse contestazioni sostanziali. Importante però era fare il “punto della situazione” anche nel comune capoluogo, che diventerà fra pochi mesi capofila dell’osservatorio, impegno ora affidato al sindaco di Buguggiate, Cristina Galimberti.

«L’intento di questa commissione è di essere uno strumento per facilitare accordi e tenere il comune aggiornato sullo stato di fatto – ha sottolineato la presidente Maria Paola Cocchiere, nei suoi appunti finali – Può farlo perché in una problematica che coinvolge una miriade di attori differenti, può proporsi come ambito dove riassumere le diverse istanze e proporne la sintesi decisionale, che penso sia il problema fondamentale del risanamento del lago. Questo è d’altronde l’idea originale da cui nasce la creazione dell’area vasta e la sua missione fondativa».

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 25 Aprile 2018
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