Truffava anche sui viaggi di nozze, arrestata trentatreenne
La donna accusata di avere incassato soldi per vacanze che i clienti mai avrebbero fatto. A terra anche una coppia di fidanzati che doveva convolare a nozze
La titolare di un’agenzia viaggi di Varese è stata arrestata nei giorni scorsi per truffa: è accusata di aver incassato soldi per viaggi che i clienti mai avrebbero fatto.
E nella maglia della donna, anche una coppia di fidanzati che si erano affidati a lei per un viaggio dopo aver pronunciato il fatidico “si”.
I carabinieri di Varese già da qualche tempo stavano indagando sugli affari di un’agenzia viaggi Agenzia varesina, anche se già nel dicembre scorso aveva ufficialmente cessato ogni attività.
Ad attirare l’attenzione dei militari dell’Arma erano state le denunce sporte nei confronti della titolare, una 33enne di Venegono Inferiore, da alcuni suoi clienti che, il giorno precedente la partenza, avevano scoperto che nessun viaggio era stato prenotato a loro nome presso il tour operator proponente, ancorché lo stesso fosse stato interamente pagato all’agente di viaggio.
Decisamente più grave l’episodio che ha portato qualche giorno addietro i carabinieri di Varese ad intervenire nell’immediatezza per interrompere la catena di truffe che la donna stava continuando a portare a segno nei confronti di persone che, ignare della cessazione dell’attività, si erano rivolte all’agenzia nei mesi scorsi per l’acquisto di viaggi o altri servizi.
L’arresto in flagranza è scattato infatti mentre la donna stava incassando, presso il
domicilio delle vittime, un acconto da cinquecento euro relativo all’acquisto di un pacchetto comprensivo di organizzazione del matrimonio e viaggio di nozze.
Le vittime, una coppia di fidanzati che aveva deciso di sposarsi durante la prossima estate, si erano infatti affidate all’agenzia varesina per organizzare l’evento nel suo insieme e non solo per il viaggio di nozze.
Dalla data di stipula del contratto avevano già versato diversi acconti, per un valore di circa undicimila euro, chiesti dall’agenzia prenotare ristorante, chiesa, fiori ed altro ma che, in realtà, la titolare aveva intascato senza prenotare alcunché.
La donna è stata quindi arrestata in flagranza di reato con l’accusa di truffa e, su disposizione della magistratura bustocca, collocata agli arresti domiciliari.
Il G.I.P. del Tribunale di Busto Arsizio ha convalidato l’arresto e disposto nei confronti della donna la misura cautelare della presentazione alla polizia giudiziaria per tre giorni a settimana.
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