La Openjobmetis “finisce” troppo presto: a Brescia il primo round

Sul parquet di Verona i biancorossi di Caja comandano per quasi tre periodi ma poi si arrendono alle percentuali e ai canestri di Landry. Lunedì sera si rigioca a Montichiari

Quarti Playoff Gara 1 - Germani Brescia - Openjobmetis Varese 68-61

Dal nostro inviato – Cuore caldo, ma mani troppo fredde. Si infrange sui ferri del PalaOlimpia di Verona la speranza della Openjobmetis di fare il colpaccio nella gara di apertura della serie playoff contro Brescia. Una possibilità coltivata a lungo dai ragazzi di Caja, bravi a comandare nel punteggio per quasi mezz’ora ma incapaci di reggere lungo i 40′ di gioco e di trovare la via del canestro nell’ultimo quarto di gioco. Lì, sul più bello, Varese si è spenta: 6 lunghi minuti senza fare centro, troppi giocatori con il volto sudato e gli occhi stanchi, e del resto questo era uno dei rischi per la Openjobmetis di oggi. Rischi che non ha la Leonessa, così lunga da dover lasciare fuori uno dei protagonisti di questa ottima annata (Hunt) e da trovare con il passare dei minuti il giusto equilibrio tra attacco e difesa.

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Il mattatore è stato Landry (21 punti, 9/13 al tiro), non certo una novità a questi livelli, ma sull’arco dei 40′ è emersa tutta l’esperienza dei padroni di casa. Ortner ha catturato 14 rimbalzi, Moss e Sacchetti hanno messo in campo malizia e cattiveria mentre Michele Vitali e Cotton hanno aggiunto punti importanti che hanno permesso ai padroni di casa di uscire – almeno un po’ – dai tentacoli di una Openjobmetis che in difesa ha fatto in pieno il proprio dovere. Il problema, piuttosto, è stato l’attacco: dopo due quarti incoraggianti, e per qualche sprazzo anche scoppiettanti, gli uomini di Caja hanno troppo spesso sparato a salve. Appena 21 punti nella seconda metà di gara, percentuali via via in calo e “cilecche” decisive da troppi uomini. Larson e Vene, tra i titolari, sono incappati in una serata negativa – 4 punti il play, 5 l’estone – mentre dalla panchina i vari Ferrero e Delas non hanno per nulla inciso, per non parlare di Dimsa, più un fardello che un’aggiunta utile.

Così le sferzate di Okoye e Avramovic, la solidità di Cain e la personalità di Tambone (tanti errori dal campo ma un buon impatto complessivo) sono bastate solo per alimentare mezz’ora di speranza. Forse Varese avrebbe dovuto trovare alternative al tiro pesante (7/33), anche se Caja parla a ragione di conclusioni sbagliate ma ben costruite; qualche pallone in più a Cain però poteva servire a muovere il punteggio soprattutto nei momenti di magra, l’avvio del secondo quarto e larghi tratti della seconda metà. Pace: mettiamo anche questi suggerimenti nel dossier da studiare per Gara2, lunedì sera, questa volta sul vero campo di casa della Germani (Montichiari). Certo, un po’ di rammarico lo abbiamo tutti, perché con qualche colpo assestato al momento giusto la Leonessa avrebbe fatto ancora più fatica a portare a casa il successo. Ora però c’è da guardare avanti, e magari provare a sorprendere la squadra di Diana laddove si sente più sicura. Ci vediamo lunedì sera.

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Una scorribanda di Avramovic

COLPO D’OCCHIO

Il temuto fattore campo è molto più blando di quando la Germani gioca a Montichiari: la distanza da Brescia e un’impennata dei prezzi dei biglietti per i playoff (per questo arriva uno striscione polemico dei tifosi locali) lasciano il bell’impianto di Verona con larghi spazi vuoti. Non certo un grande spot per il basket all’esordio nei playoff. Così si fanno ben sentire i tifosi biancorossi, oltre 200, disposti sull’anello più alto di una delle curve.

PALLA A DUE

Il turnover obbligato degli stranieri di Brescia costringe Diana a una scelta: tribuna per il pivot titolare Dario Hunt e quintetto base affidato all’esperto Ortner, affiancato alla bisogna da Sacchetti o dal giovane Fall nel ruolo di centro. Moss parte da sesto uomo. Attilio Caja ha al contrario una squadra molto corta e va gioco-forza con il quintetto solito, con Tambone e Ferrero primi cambi.

Quarti Playoff Gara 1 - Germani Brescia - Openjobmetis Varese 68-61
Serata difficile per Siim-Sander Vene

LA PARTITA

La tripla di avvio di Okoye segnala a tutti che star davanti alla Openjobmetis non sarà facile: i biancorossi sprintano subito sul +6, vengono riavvicinati da Michele Vitali ma trovano buone soluzioni – splendido un contropiede di Cain – che non permettono il riaggancio. Anzi, un canestrissimo di Tambone sulla prima sirena vale il +7, 13-20, con Brescia in difficoltà contro la difesa di Caja.
I primi minuti del secondo periodo però sono di difficoltà e ricchi di palle perse: una tripla di Okoye è prodezza isolata e così la Germani è subito lì: 23 pari. Preludio al sorpasso? Macché: Avramovic accende il turbo, si carica la Openjobmetis sulle spalle insieme al solito Okoye, e così a metà gara è 31-40 con i tifosi ospiti gasatissimi.

Al rientro dagli spogliatoi, addirittura, molti varesini sfruttano l’architettura del palasport per arrivare a pochi metri dal tunnel che porta in campo e sostenere a gran voce la squadra. Però in campo le cose si fanno più complicate: tornano le palle perse, calano nettamente le percentuali e arriva anche un pizzico di sfortuna quando Okoye imbuca da 3 ma dopo aver pestato la linea laterale. Brescia allora si affida all’ottimo Landry, che mette in crisi anche la difesa di Vene, e proprio sul finale di quarto arriva il sorpasso con l’unico canestro (tripla) dal campo di Sacchetti: 55-52.

IL FINALE

I padroni di casa ci mettono qualche minuto a capitalizzare l’inerzia guadagnata nel quarto precedente, ma qui Varese commette peccato mortale, sbagliando tutte le conclusioni – facili o difficili, da vicino o da lontano – verso il canestro avversario. E così, con un canestro qua e uno là Brescia scappa davvero mentre la Openjobmetis si arrende all’evidenza dopo un’azione in cui tira quattro volte senza mai segnare. Il primo cesto è una tripla di Natali che riporta i suoi a -7 con meno di 4′ dalla fine, ma ormai il quintetto di Caja è sperimentale e alla Germani basta piantare un paio di canestri per evitare sorprese.

GERMANI BRESCIA – OPENJOBMETIS VARESE 68-61
(13-20, 31-40; 55-52)

BRESCIA: L. Vitali 8 (0-1, 2-4), Moore 3 (0-2, 0-2), M. Vitali 13 (5-6, 1-5), Landry 21 (6-7, 3-6), Ortner 4 (2-8); Cotton 9 (3-6, 1-5), Fall (0-1, 0-1), Traini (0-1 da 3), Moss 5 (2-2, 0-4), Sacchetti 5 (1-3 da 3). Ne: Mastellari. All. Diana.
VARESE: Larson 4 (2-5, 0-4), Avramovic 16 (5-9, 1-6), Okoye 18 (2-5, 4-10), Vene 5 (1-4, 1-6), Cain 8 (4-5); Natali 3 (1-1, da 3), Tambone 4 (2-3, 0-5), Delas 1, Ferrero 2 (1-2, 0-1), Dimsa. Ne: Bergamaschi, Ivanaj. All. Caja.
ARBITRI: Mazzoni, Martolini, Attard.
NOTE. Parziali: . Da 2: B 18-33, V 17-33. Da 3: B 8-31, V 7-33. Tl: B 8-11, V 6-10. Rimbalzi: B 32 (7 off., Ortner 14), V 37 (10 off., Cain 11). Assist: B 15 (L. Vitali 5), V 9 (Avramovic, Tambone, Larson 2). Perse: B 8 (L. Vitali 3), V 16 (Okoye 5). Recuperate: B 5 (5 con 1), V 6 (Avramovic, Okoye 2). Usc. 5 falli: Landry.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 12 Maggio 2018
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