«A Gazzada Schianno s’è passato ogni limite, Matteo Bianchi intervenga»

Mario Lotti, capogruppo della minoranza Morazzone Bene Comune, chiede all'onorevole, sindaco del paese, di condannare pubblicamente la concessione della sala consiliare ai militanti di Do.Ra.

matteo bianchi

Riceviamo e pubblichiamo da Mario Lotti, capogruppo di Morazzone Bene Comune.

Onorevole Bianchi,
Le scrivo nella Sua veste di rappresentante delle istituzioni e abbandono pertanto, per una volta, il colloquiale “tu” con il quale siamo soliti interloquire.
Negli ultimi quattro anni ci siamo confrontati, talvolta con asprezza, su molte questioni che hanno coinvolto e coinvolgono la nostra comunità.
Pur nella profonda diversità di idee e vedute abbiamo, reciprocamente, provato a dialogare e, talvolta, siamo riusciti a trovare punti di intesa o, comunque, ci siamo sforzati di non trascurare temi condivisi.

Su di una questione, tuttavia, questi sforzi sono miseramente falliti.
In qualità di capogruppo della minoranza Morazzone Bene Comune ho più volte cercato, vanamente, di coinvolgerLa sui temi della Resistenza e dell’Antifascismo.
Ricordo ancora quando, nel primo anno del Suo secondo mandato da Sindaco, Le chiesi, ingenuamente e inutilmente, la disponibilità dell’amministrazione comunale di patrocinare, con la semplice apposizione del logo sulla locandina, la proiezione di un film in occasione del 25 aprile.
In questi anni ho poi amaramente constatato che, a Morazzone, l’amministrazione comunale da Lei presieduta non ha mai inteso celebrare, in alcun modo, la Festa della Resistenza.

Non ho mai avuto il piacere, del resto, Lei così presente e attento a ogni evento del Paese, di vederla partecipare alle piccole ma significative iniziative che, faticosamente e con le inesistenti risorse a disposizione, la nostra minoranza consiliare ha, ogni anno, voluto dedicare alla Resistenza, all’Antifascismo e alle lotte partigiane.
Mai.
Non è dunque difficile comprendere che il tema non Le sia particolarmente caro, come traspare, del resto, anche dai recenti interventi sull’argomento, dal sapore marcatamente revisionista, pubblicati sulla rivista “Il Morazzone” a firma di esponenti della Sua maggioranza consigliare.
Ci sono limiti, tuttavia, che non si può consentire di travalicare e aberrazioni davanti alle quali i rappresentanti delle Istituzioni, quale Lei è, non possono tacere o trincerarsi dietro rumorosi silenzi.

Come sicuramente saprà, l’amministrazione comunale di Gazzada Schianno, già tristemente salita agli onori della cronaca per le sconcertanti e note esternazioni del sindaco, signora Bertuletti, in occasione del giorno della memoria, ha concesso, per il prossimo 9 giugno 2018, l’utilizzo della sala consiliare per una conferenza, organizzata da un gruppo di marcata ispirazione neonazista, avente ad oggetto “le violenze partigiane dell’immediato dopoguerra in Provincia di Varese”.

Non intendo spendere una sola parola per i promotori di questa iniziativa che non valgono l’inchiostro metaforicamente consumato per questa missiva.
Trovo, invece, intollerabile la scelta dell’amministrazione comunale di Gazzada Schianno e considero inaccettabile che si consenta di infangare la sacralità di un luogo, la sala consiliare, che rappresenta e deve rappresentare la legalità e i valori della Costituzione.

Mi rivolgo pertanto a Lei, Onorevole Bianchi, nella Sua duplice qualità di deputato eletto nella circoscrizione a cui appartiene il Comune di Gazzada Schianno e di segretario provinciale del partito nelle cui file milita il Sindaco di questo Comune, affinché senza ambiguità e tentennamenti, voglia pubblicamente condannare sia l’iniziativa sopra descritta, sia, soprattutto, la concessione dalla sala consiliare e voglia impegnarsi, per quanto nelle Sue prerogative, ad assumere tutti i più idonei provvedimenti da Lei a suo tempo annunciati (si vedano le dichiarazioni da Lei rilasciate agli organi di stampa in data 29 gennaio 2018) e, a quanto risulta, mai adottati.

Auspico che, almeno questa accorata richiesta, non cada nel vuoto.

Distinti saluti.

Mario Lotti

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Giugno 2018
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