“Fermate la demolizione dei padiglioni ospedalieri”
Gli attivisti del Movimento 5 Stelle tornano in piazza Podestà per raccogliere firme contro l'abbattimento. Si chiede chiarezza sui costi e benefici
Gli attivisti del Movimento 5 Stelle saranno di nuovo in piazza Podestà domani, 25 agosto, per raccogliere firme contro0 la demolizione dei padiglioni ospedalieri.
La mobilitazione nasce dalla convinzione che la ristrutturazione degli stabili esistenti costerebbe meno alla collettività e permetterebbe di utilizzare i fondi rimanenti per intervenire anche nella ex maternità.
Dopo l’iniziativa di inizio agosto, i promotori riprendono la sensibilizzazione popolare per fermare l’imminente abbattimento dei padiglioni S. Maria, Dansi Boffi e Cattaneo dell’Ospedale di Circolo.
« Ci chiediamo – si legge nel comunicato firmato dal portavoce del M5S in Regione Roberto Cenci – se la demolizione dei padiglioni e successiva edificazione del Day Center 2 sia davvero una spesa fondamentale e utile per efficientare la struttura ospedaliera. Abbiamo interpellato Regione
Lombardia per avere delucidazioni sulla valutazione costi benefici e per poter conoscere i motivi tecnici che la hanno indotta a decidere che la demolizione sia più vantaggiosa di una ristrutturazione; purtroppo le risposte sono state generiche e quindi insoddisfacenti.
Si tratta di spendere 17,2 milioni di euro per abbattere e ricostruire padiglioni esistenti, tra cui il S. Maria che è stato di recente oggetto di ristrutturazioni. Si vuole evitare di ricadere in situazioni già presenti sul territorio, pensiamo ad esempio al polo materno infantile dell’Ospedale del Ponte di Varese: inaugurato il nuovo padiglione nel 2017 è ancora incompleto e l’attuazione della terza fase del progetto è in totale stallo. Reputiamo inoltre che se anche le decisioni in materia di edilizia sanitaria sono in capo ad Asst dei laghi, Ats, Regione e Ministero, sia necessario e doveroso, in sede di progettualità e organizzazione, sentire il parere degli operatori della struttura, per capire da chi opera direttamente sul campo quali siano le loro reali esigenze sia di spazi che di attrezzature.
Essendo il finanziamento inserito nell’Accordo Quadro Stato Regione, vogliamo chiedere direttamente al Ministero della Sanità un approfondimento sulla reale situazione delle strutture edili oggetto della prevista demolizione e, se del caso, rivedere l’accordo considerando l’alternativa della loro ristrutturazione con potenziamento della manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti gli altri immobili attualmente esistenti nell’Ospedale di Circolo di Varese.
Come già detto tutte le risposte da noi ottenute alla nostra Interrogazione alla Presidenza del Consiglio Regionale si riducono a mere considerazioni non supportate da documentazione tecnica dettagliata che le comprovi e questo ci spinge maggiormente nella determinazione di chiedere l’intervento del Ministero proprio sui singoli temi tecnici (staticità, antisismica, antincendio, logistica, amianto, impianti di climatizzazione, etc.): ciò proprio perché non sono mai state fatte o non sono state rese pubbliche le verifiche tecniche propedeutiche a qualsiasi tipo di progettazione.
Perché buona parte di questi immobili è in disuso da anni ed in uno stato di abbandono? La domanda è molto pertinente e la ringrazio per avermela fatta. Questo è un argomento che sta molto a cuore al Movimento. Non crediamo sia più possibile continuare nella politica della mancanza di manutenzione per poi arrivare dopo 7 o 10 anni di abbandono a denunciare criticità (peraltro indimostrate) che comporterebbero il loro abbattimento. Crediamo invece che una amministrazione oculata debba continuamente investire nella manutenzione dei beni che le sono stati affidati in gestione adeguandole alle nuove esigenze e sempre migliorandole.
La creazione del Day Center 2 non provocherà una diminuzione dei posti letto ma riguarderà la sola attività ambulatoriale.
Questo è vero ma, dopo aver visto cosa succede nel Pronto Soccorso e considerato il numero di 40 posti letto dedicati oggi a Geriatria nel Monoblocco, la mancanza di un adeguato reparto di Neurologia e la diffusa inadeguatezza della struttura esistente, ritengo indispensabile e prioritario recuperare nuovi posti letto utilizzando anche i vecchi padiglioni da ristrutturare ed evitando di mandare così i nostri anziani in strutture private che non sono attrezzate a far fronte ad eventuali emergenze di tipo medico specialistico.
Evitando le demolizioni non si rischia di far perdere alla Città l’occasione di creare un Ospedale più efficiente di quello attuale?
Crediamo di no: essere efficienti significa ottimizzare le risorse da spendere. Dopo questa considerazione sono io che chiederò insieme ai miei colleghi Pentastellati di poter conoscere esattamente quanto è stato speso nelle ristrutturazioni recentemente eseguite. Solo dopo aver avuto risposte precise si potrà fare una seria valutazione economica che abbia come prima finalità di fornire ai cittadini un servizio sanitario adeguato ed in tempi ragionevoli».
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