Parcheggi dei supermercati a pagamento, due mezze verità
Un post su Facebook del consigliere Simone Longhini (FI) afferma che i parcheggi dei supermercati saranno a pagamento per effetto di una delibera di Giunta. Il Comune: «È una fake news»

Quando si tratta di nuove tasse e balzelli, le notizie fanno subito il giro del mondo e scatenano i commenti dei lettori. È bastato infatti un post su Facebook del consigliere di Forza Italia Simone Longhini, con la notizia che i parcheggi dei supermercati verranno messi a pagamento per effetto di una delibera di Giunta, che subito i cittadini hanno iniziato a commentare preoccupati.
Scrive Longhini sul suo profilo Facebook:
Avevo evidenziato il rischio alcuni mesi fa, ora è arrivata la conferma con una delibera ufficiale della Giunta Galimberti. Si parte con 3 strutture, ma presto il provvedimento si estenderà anche alle altre. In alcuni casi si arriverà a pagare anche 4.50 euro (sic!) l’ora, se non si è clienti. Complimenti x l’ennesimo bel regalo estivo ai varesini (l’anno scorso erano le #strisceblu) #guardiamaiabbassata#neancheinAgosto
La replica del sindaco e della giunta comunale non si è fatta attendere:
In queste ore si sta diffondendo la notizia falsa che l’amministrazione avrebbe inserito la sosta a pagamento anche nei parcheggi dei supermercati. Ovviamente non è così, ma al contrario la richiesta di delimitare la sosta arriva dagli esercenti di alcuni supermercati i cui parcheggi sono sempre pieni di auto che non riguardano l’attività commerciale, con la conseguente diminuzione della disponibilità di parcheggi per coloro che fanno la spesa. Con questa deliberazione invece i titolari degli esercizi commerciali potranno continuare a garantire la sosta gratuita ai propri clienti. Gli utenti che vorranno parcheggiare nell’area del supermercato senza fare la spesa potranno farlo alle condizioni che verranno stabilite dai singoli esercenti. Questa la precisazione del Comune di Varese alla notizie false che in queste ore stanno circolando sulla rete diffuse da chi non si fa scrupoli di raccontare cose non vere alla ricerca di un titolo o di un like.
Se non si vuole parlare di due mezze falsità, si può parlare, per entrambe le parti, di due mezze verità. Si tratta infatti di un problema che in altre città è già stato affrontato. Un esempio è l’Esselunga di Sesto Calende di recente costruzione (ma si potrebbero citare molti altri casi da Como a Legnano), dove per poter accedere al parcheggio c’è una sbarra che si alza ritirando un ticket, come avviene generalmente negli autosilo. Una volta che ha fatto e pagato la spesa, il proprietario dell’auto consegna il biglietto alla commessa che lo abilita all’uscita, senza dover sborsare altri soldi. È ovvio che chi ritira il biglietto, parcheggia senza fare la spesa dirigendosi da tutt’altra parte, non potrà uscire con la macchina se non comprando qualcosa o facendosi annullare il biglietto dietro corrispettivo.
È anche evidente che il problema non si pone per i supermercati che si trovano fuori città, nelle periferie, dove c’è meno “fame” di parcheggi e più possibilità di trovare posto per l’auto. Ecco perché stona la scelta di far pagare 4,50 euro all’ora a chi parcheggia alla Lidl di Masnago senza essere cliente del supermercato. È troppo.
Nei centri urbani invece il problema esiste, specialmente se il supermercato si trova nei pressi di stazioni ferroviarie, ospedali o uffici pubblici dove ci sono grandi flussi di persone.
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Grazie per il commento. Concordo con lei, anche in alcuni supermercati in provincia di Varese e Como già è così. Ciò che colpisce in un caso (Lidl di Masnago) è la tariffa oraria di 4,50 euro. Un po’ cara.
Saluti
m.m.