40mila euro di solidarietà dagli alpini di Varese
Presentato al sindaco il libro Verde della solidarietà, con il consuntivo delle attività dei gruppi alpini d'Italia. In provincia raccolti oltre 160mila euro
E’ stato consegnato questa mattina al sindaco di Varese, Davide Galimberti, il libro verde della solidarietà, che traccia il bilancio delle attività dell’Associazione Nazionale Alpini.
Il libro mostra anche le consistenti attività dei Gruppi Alpini di Varese, che hanno raccolto oltre 160mila euro in oltre 59mila ore di lavoro donate dai 63 gruppi attivi in provincia (vedi pag. 60 del libro)
La parte del leone, naturalmente, la fanno i due gruppi di Varese e Capolago, che con le loro tradizionali feste estive raccolgono, in due, una somma pari a quasi 40mila euro (in particolare: oltre 20 mila per Varese e oltre 17mila per Capolago)

«Siamo orgogliosi di quello che facciamo sul territorio, e riteniamo dare un giusto risalto agli introiti che facciamo con le organizzazioni della Festa della Montagna al Campo dei Fiori e della Festa Alpina di Capolago – spiega Silvio Botter, una delle colonne degli alpini di Varese, già consigliere nazionale dell’associazione – Perchè la nostra associazione è riuscita a creare quella capacità di solidarietà che ci ha fatti distinguere a livello nazionale».
«Tra noi e Capolago abbiamo messo da parte circa 40mila euro – ricorda il capogruppo di Varese Antonio Verdelli – E per mettere insieme 40mila euro, con i prezzi che facciamo, ce ne vuole. Quelli sono prezzi che permettono la condivisione: la beneficienza non c’è solo nei soldi raccolti, ma anche nel dare la possibilità di mangiare fuori e in compagnia una volta di più a chi magari non ha tanti soldi da spendere».
«Lo spirito di voler donare è ancora piu forte in noi alpini – conferma Lorenzo Carabelli, capogruppo alpini di Capolago – Uno spirito condiviso anche al di fuori del nostro gruppo: noi siamo 88 soci, intorno a noi girano piu di 180 volontari, che riconoscono i sentimenti del gruppo».
Una disponibilità che il sindaco ha sottolineato: «So che tendiamo a coinvolgervi parecchio, al limite delle vostre disponibilità – ha ammesso Davide Galimberti – Ma non ho nessuna intenzione di perdere il vostro numero di numero di telefono, e di scocciarvi quando capita. Perchè avete la straordinaria caratteristica di avere disponibilità, efficenza ma soprattutto affidabilità. 4000 ore di lavoro la dicono lunga su quello che siete in grado di produrre».
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