L’assessore Galli: “Metteremo tutto il nostro impegno per la via Francisca”

Ottima partecipazione all'incontro di presentazione dello storico cammino che dal lago di Costanza porta a Pavia e da lì a Roma lungo la Francigena. Presente anche l’assessore regionale Stefano Bruno Galli

Generico 2018

Una bella partecipazione è il segno migliore per valutare un progetto. Dopo solo tre anni di lavori preparatori, la Via Francisca inizia a dare i primi risultati.

All’incontro all’interno del programma del festival di Nature urbane sono intervenuti tutti i soggetti coinvolti: la Regione, la Provincia, il Comune di Varese, quello di Morimondo, l’associazione europea delle vie Francigene e quella transfrontaliera degli amici della Francisca e per finire anche il nostro direttore che guiderà il progetto di sviluppo che coinvolge un pool di aziende specializzate in cammini.

Augusto Conti ha spiegato le ragioni dell’impegno della Regione Lombardia passando poi la parola al collega Ferruccio Maruca che insieme a Donatella Ballerini della Provincia sono stati gli artefici dei lavori preparatori di questi anni fino al 30 aprile 2016 quando alla Badia di Ganna venne presentato il progetto e poi un anno dopo a Castiglione Olona venne stipulato un accordo di programma tra 49 diversi enti italiani.

Gli assessori Dino De Simone per il comune di Varese e Cristina Riva per la Provincia hanno raccontato quanto sia importante il cammino come occasione di mobilità lenta e come opportunità culturale e turistica.

Francesco Ferrari, dell’Associazione Europea Vie Francigene e Alfonso Passera, Associazione Amici della Via Francisca hanno un ruolo importantissimo per questo progetto. “Noi stiamo lavorando da tempo – ha detto Ferrari – per una rete europea dei cammini e per questo abbiamo fatto nascere Terre Francigene proprio per collegare le tante esperienze e offrire la nostra professionalità per svilupparle”. Una visione che permette di uscire dalla specificità territoriale promuovendo la Francisca fuori dai propri confini. “Per noi – racconta Passera – si sta coronando un sogno lungo quasi vent’anni. Grazie alla signora Trezzini abbiamo ripreso un tracciato che si sviluppa in gran parte in Svizzera. Siamo un’associazione di volontariato, ma ci stiamo muovendo e riscontriamo un grande interesse”.

La grande novità è la condivisione del progetto anche con i privati. Tanto più che un gruppo di imprese lombarde ora ha una piccola dotazione economica per lavorare sullo sviluppo della Via Francisca. “Siamo arrivati secondi al bando della Regione – spiega Marco Giovannelli per la coop Multimedia che è il capofila del team – segno che il nostro progetto era solido e ben organizzato. Occorre aver chiaro che per far si che un cammino funzionino occorrono almeno quattro condizioni: avere un tracciato in sicurezza e ben segnalato, la presenza di accoglienze “povere”, una buona comunicazione e un lavoro sulla cultura del pellegrino. Ci vorrà molto tempo, ma intanto dobbiamo muoverci bene verso quattro diverse tipologie di soggetti: pellegrini/viandanti, camminatori di pochi giorni, ciclisti e gruppi. Ognuno di questi ha esigenze diverse e permette un apporto significativo alla via Francisca. Occorre partire però dalla condizione più delicata e più complessa: ovvero quelle persone che partendo dal centro Europa, o dall’Italia decidono di percorrere tutto il tracciato. Abbiamo la fortuna che i tempi non ce li darà la burocrazia o la politica, ma il bando stesso e quindi dobbiamo correre. Tra due anni saremo qui a ragionare sui risultati di un lavoro concreto e preciso”.

L’Assessore all’Autonomia e Cultura Regione Lombardia, Stefano Bruno Galli  ha fatto un intervento di sostanza e di appoggio al progetto. “Credo molto a questo cammino perché parte da una base storica solida e si sviluppa lungo un percorso importante e ricco di elementi. La via Francisca attraversa i territori e si sviluppa lungo secoli di vicende. Dovremo studiare meglio cercando testimonianze di quello che fecero i pellegrini nei secoli. Da parte del mio assessorato ci sarà una grande attenzione concreta per partecipare allo sviluppo del progetto, al di là degli aspetti dell’attuale bando e dell’ottimo lavoro fatto fin qui. Ora dobbiamo buttare il cuore oltre l’ostacolo e far crescere questa opportunità. Noi ci saremo”.

L’incontro è stato chiuso dalle testimonianze di alcuni camminatori che hanno già percorso tutta la via da Costanza fino a Roma e da Marco Marelli, sindaco di Morimondo che è nel direttivo dell’associazione amici della Francisca.

Via Francisca, da Gazzada a Busto

Il Varesotto ha la fortuna di avere tanti sentieri immersi nel verde dei nostri parchi. Oltre a questi abbiamo una vera arteria che dal centro Europa, Costanza per la precisione, arriva fino a Pavia e da lì a Roma. Si tratta della Via Francisca del Lucomagno. Un nome che rievoca l’antico tracciato percorso dai pellegrini che oltre mille anni fa percorrevano territori poco abitati e superavano la catena alpina sul passo svizzero tra Grigioni e Canton Ticino. Da lì la strada proseguiva fino a Lavena Ponte Tresa attraversando la Valganna per salire poi a Sacro Monte e da lì superando Varese si immetteva nella valle Olona, prendendo poi una via diretta nelle campagne dell’Alto milanese del Pavese, dove vennero poi realizzati diversi navigli fino ad arrivare a Pavia. Da lì si entra direttamente nell’attuale via Francigena per arrivare a Roma.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Settembre 2018
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