Le reazioni politiche alla rivolta nel carcere di Busto
Da Forza Italia alla Lega, al Pd i partiti politici esprimono solidarietà agli agenti feriti e auspicano cambiamenti nella gestione delle carceri

Non è passata inosservata la rivolta nel carcere di Busto ai politici locali. Sono diverse le note che stanno diffondendo i vari esponenti politici per esprimere solidarietà agli agenti feriti e auspicare aumenti negli organici.
Il primo è stato Angelo Palumbo di Forza Italia che assicura che «come componente della commissione speciale situazione carceraria di Regione Lombardia metterò in campo ogni strumento utile per tutelare dei servitori dello Stato in quanto non è concepibile che nel 2018 si verifichino ancora situazioni come quella di oggi». Palumbo ricorda anche del suo sopralluogo in aprile durante il quale «la questione della tutela, salvaguardia e disparità di trattamento degli agenti era stata sollevata sia da me che dall’europarlamentare Lara Comi» ma a seguito di quel sopralluogo -paradossalmente- gli operatori in carcere sono diminuiti.
Parla anche il PD per bocca di Antonio Girelli, il presidente della Commissione speciale del Consiglio regionale per la situazione carceraria in Lombardia. «I fatti avvenuti al Carcere di Busto Arsizio, che si sommano, in modo particolarmente grave, a precedenti episodi avvenuti in altri Istituti, destano particolare preoccupazione -dice-. Sono la manifestazione di uno stato di disagio e di precarietà che si vive all’interno delle carceri lombarde. Le istituzioni competenti devono intervenire su strutture, potenziamento del personale di polizia penitenziaria, sostegno ai progetti di reinserimento e recupero dei detenuti. Ma nel contempo occorre avviare alcune azioni concrete tese a dare supporto immediato all’universo carcerario. Al personale di polizia penitenziaria ferito e coinvolto nella rivolta va la piena solidarietà mia e della Commissione regionale, oltre al sincero ringraziamento per il prezioso e delicato compito che é loro affidato».
“Una situazione inaccettabile. – Così Emanuele Monti, Consigliere regionale della Lega, in merito allo scontro in atto dentro il carcere di Busto. – Porteremo il caso della rivolta nelle istituzioni,chiedendo il diretto interessamento del nostro Governo nazionale. La pacchia è finita anche per chi crede che scontare una pena sia una sorta di vacanza”.
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