La Cappella degli Scrovegni arriva a Tradate
La riproduzione in HD dell'opera affrescata di Giotto sarà riprodotta in scala 1:4 alla scuola Paolo VI dal 24 novembre
Il Vangelo secondo Giotto. La cappella degli Scrovegni. È il titolo della mostra organizzata dalla Scuola Media Paolo VI,con la cerimonia di inaugurazione prevista per sabato 24 novembre alle 11. Sia l’ingresso che la visita saranno completamente gratuiti. L’iniziativa è aperta a tutti. Guide d’eccezione i ragazzi della Paolo VI che accompagneranno i visitatori alla scoperta degli affreschi giotteschi. I ragazzi saranno selezionati, formati e preparati dai docenti della Paolo VI, che attiveranno un corso dedicato alla preparazione dell’evento. Sono inoltre previste manifestazioni collaterali volte ad arricchire l’offerta formativa e culturale dell’iniziativa:
La mostra è una fedelissima riproduzione fotografica, in scala 1:4, delle pareti della cappella degli Scrovegni di Padova affrescata da Giotto tra il 1303 e il 1305, una splendida Biblia pauperum ove umano e divino sono perfettamente fusi. «Desideriamo sottoporvi l’iniziativa in quanto rappresenta un’ottima opportunità rivolta a tutto il territorio per ammirare gli affreschi giotteschi, riprodotti ad alta definizione, con uno sguardo panoramico non più possibile all’interno della cappella patavina a motivo del brevissimo tempo di visita concesso, permettendo così di svolgere una interessante esperienza didattica nel modo più efficace e proficuo. Guide della mostra saranno i ragazzi dell’Istituto Pavoni, che, siamo certi, non trasmetteranno unicamente nozioni, ma soprattutto l’entusiasmo e la passione che sempre la BELLEZZA suscita in loro – spiegano dalla scuola -. La mostra è prodotta da Itaca, società editrice e di promozione culturale, e curata dal professor Roberto Filippetti, studioso d’arte e letteratura, che da anni percorre l’Italia per introdurre bambini, giovani e adulti all’incontro con la grande arte, letteraria e pittorica. Gli oltre 70 allestimenti in nove anni, con più di 250.000 visitatori, confermano la validità di questa mostra didattica come strumento di educazione alla bellezza e la sua destinazione a un largo pubblico di giovani e adulti, a partire dai bambini delle scuole materne».
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