“I veri commedianti? Non sono quelli che difendono i sinti”

L'avvocato Pietro Romano, che assiste gratuitamente le famiglie sinti, replica alla Lega gallaratese. "Tutti hanno capito che i 49.300 euro già stanziati e tolti alle manutenzioni ordinarie non basteranno"

avvocato Pietro Romano

Il caso-sgombero continua a far discutere a Gallarate. In attesa che la vicenda approdi venerdì in tribunale (sede civile), il comunicato della Lega a sostegno del sindaco Andrea Cassani – qui – ha riacceso le polveri dello scontro. Riceviamo e pubblichiamo la replica dell’avvocato Pietro Romano, che sta assistento pro bono le famiglie sinti gallaratesi

 

Preso atto del comunicato del signor Faresin tengo a precisare quanto segue:
sarebbe opportuno spendere, laddove si faccia riferimento a “commedianti di vario genere”, o,ancora peggio,a coloro che,difendendo i Sinti,cerchino un palcoscenico di spicco,i nomi dei soggetti interessati.

A parere di chi scrive soggetti ben diversi, da quelli a cui si allude, risultano essere i veri commedianti…
Commedianti sono coloro i quali hanno cercato,da mesi,di distorcere la realtà dei fatti,nel bieco tentativo di far passare i Sinti,quali multimilionari,proprietari di suntuose proprietà immobiliari,autovetture di lusso ,con addirittura jacuzi all’interno di un campo.
Commedianti sono coloro i quali hanno riferito di indagini patrimoniali,da parte della guardia di finanza ,senza fornire il benché minimo dato in ordine a “ presunti” patrimoni scoperti.

Commedianti risultano essere coloro i quali ,nonostante le promesse rivolte ai cittadini,di rivalsa per recuperare il dovuto ,a livello di debito pregresso e di costi dello sgombero non ha,a tutt’oggi,provveduto ad alcun tipo di azione esecutiva nei confronti dei Sinti,i quali nulla posseggono rispetto a quanto sbandierato ai quattro venti.
Se le cose fossero realmente come rappresentate,non si comprenderebbe il motivo per cui l’attuale amministrazione si stia facendo carico di ben 69 persone,accertate,dallo stesso comune,come soggetti in situazione di concreta Fragilità.

Il cittadino gallaratese dovrebbe,infatti,domandarsi quale sarebbe la motivazione reale dell’amministrazione,secondo cui la comunità dovrebbe farsi carico di soggetti palesemente benestanti….
I cittadini gallaratesi hanno,al contrario ben compreso come “…per amministrare servano persone concrete” ,ma se la concretezza è risultata essere quella di passare ,dal tanto sbandierato e già organizzato campo tende,ad un albergo a quattro stelle ,a totale carico della comunità ,tale concretezza,è,forse,venuta meno.

Ci si trova,allo stato di fronte ad una amministrazione che si rivolge alla comunità gallaratese,a mezzo di soli proclami via Facebook,senza rispondere agli interrogativi della gente comune.
Una amministrazione concreta e,soprattutto,trasparente,dovrebbe rispondere agli interrogativi della gente ,circa l’esatto ammontare dei costi di questa “mirabolante “operazione ,ma su tale spinoso argomento vige il più rigoroso dei silenzi.

Tutti hanno ben compreso che i fatidici 49.300 euro,”stornati”dal bilancio comunale, originariamente destinati alle riparazioni ordinarie delle scuole cittadine, non riusciranno nemmeno lontanamente a coprire i costi effettivi di demolizione,sgombero e bonifica dell’area di via Lazzaretto.

Quale sarà il prezzo da pagare ,a danno della comunità,per una operazione di assoluto deficit in una analisi di rapporto costi-benefici?
Quale sarà il destino di ben 69 gallaratesi,in gran parte minori,alla data del 30-12-2018?
Dia l’amministrazione gallaratese RISPOSTE CONCRETE a simili interrogativi su cui tutta la comunità si interroga da giorni senza ottenere risposta alcuna.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Dicembre 2018
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