La dieta dei primi 1000 giorni
Pubblicato da Ats Insubria un opuscolo sull'alimentazione dei bambini da 0 a 3 anni, con menù completi, consigli pratici e tabù: quelli da rispettare e quelli da sfatare
“Alimentazione 0-3 anni: i primi 1000 giorni” è il titolo della nuova guida alla nutrizione della primissima infanzia messo a punto dall’unità “Qualità della nutrizione e stili alimentari di Ats Insubria in collaborazione con Massimo Agosti, direttore del Dipartimento materno-infantile di Asst Sette Laghi.
I due enti hanno collaborato per offrire alle neo mamme un aiuto concreto per orientarsi nelle scelte alimentari dei primi 3 anni di vita, che sono i più importanti: “Un investimento sulla salute degli adulti che diventeranno, perché in questa età i bambini ricevono l’imprinting alimentare”, spiega Annalisa Donadini, responsabile della Promozione della salute e Prevenzione di Ast Insubria.
Il risultato è una guida pratica rivolta a genitori, pediatri, educatori e consultori e completa di consigli e istruzioni utili per affrontare con maggior consapevolezza e serenità l’argomento cibo nella primissima infanzia: dall’allattamento al seno al menù dell’asilo, passando per spuntini e svezzamento.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
“Già a 8 settimane l’embrione possiede le papille gustative – afferma il primario della Neonatologia di Varese – significa che il gusto è il primo dei sensi che il piccolo inizia ad allenare, deglutendo dapprima il liquido amniotico e poi il latte materno, che è sì molto dolce, ma variegato da ciò che mangia la mamma”.
Anche per questo le sane abitudini alimentari dei genitori sono importantissime: “Più è varia la dieta della mamma e maggiore è la propensione dei bambini ad assaggiare tutto ciò che viene proposto“, aggiunge Maria Antonietta Bianchi (responsabile Qualità della nutrizione e Stili alimentari di Ats Insubria).
La guida promuove l’allattamento al seno nei primi mesi, ma offre anche consigli pratici alle mamme lavoratrici che affidano i bambini a nido e babysitter su come tirare il latte, conservarlo trasportarlo e somministrarlo, oppure su come integrare o sostituire il latte materno con quello in polvere.
LE PIRAMIDI DELLO SVEZZAMENTO
Anche per l’introduzione graduale degli alimenti solidi e complementari alla dieta del lattante (il così detto svezzamento o divezzamento), la guida offre consigli pratici riassunti in piramidi alimentari (giornaliere e settimanali) adatte a questa fase, per mantenere il giusto equilibrio tra pappe e poppate, e tra i diversi alimenti. “I bambini devono crescere e lo fanno velocemente, ma è bene che lo facciano sempre in maniera equilibrata, per prevenire il rischio di obesità”, spiega Agosti.
TABÙ VERI E FALSI
“Nel primo anno di vita il fabbisogno di grassi dei bambini è molto alto, pari al 40% delle calorie ingerite, che per metà devono arrivare dai carboidrati e solo per il 10% massimo dalle proteine”, spiega la dottoressa Bianchi sottolineando come attualmente nella maggior parte dei casi la dieta dei bambini sia troppo proteica.
Niente sale nel brodo di verdura delle prime pappe e niente dado. Tra gli alimenti sconsigliati anche zucchero, latte vaccino (come alimento prima dei 12 mesi perché contiene poco ferro e può causare micro lesioni), prodotti industriali parzialmente o totalmente privati di grassi e bevande come te, infusi o tisane. Bene invece la varietà di cereali, anche integrali.
Altra precisazione: gli alimenti piccoli (o sminuzzati) possono essere pericolosi quando la masticazione non è completa o ben acquisita. Ad esempio sono rischiosi gli alimenti che si spezzano senza perdere la consistenza soda (ad esempio carote e mele crude o biscotti) , quelli sodi e tondeggianti (come gnocchi e tortellini) o quelli piccoli e lisci come acini d’uva, pomodorini, frutta in guscio o caramelle). Pericolosi anche gli alimenti filamentosi (finocchio crudo, sedano e fagiolini) o quelli appiccicosi come il formaggio fuso, bresaola e prosciutto crudo.
COLORI E GUSTO: IL BELLO E IL BUONO DELLE VERDURE
La guida propone diversi menù (mensili e settimanali completi, dalla colazione alla cena passando per pranzo, merenda e spuntino) a seconda delle età o delle diete speciali, uniti a consigli pratici per cucinare meglio, conservando i valori nutrizionali degli alimenti e anche il gusto. “Mangiare è un piacere, relazionale, di gusto e anche estetico – spiega il dottor Agosti – La varietà di colore e forma di frutta, verdure e ortaggi affascina i bambini ed è un elemento da non sottovalutare nell’aiutarli ad avere una dieta il più sana e varia possibile”.
Per maggiori informazioni consultare la guida sul sito di www.ats-insubria.it.
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