“Riportare l’ospedale di Varese tra le eccellenze lombarde”
È il mandato affidato al manager dell'Asst sette Laghi Bonelli che ha presentato il suo programma. Tra le novità, l'arrivo della Tac al Del Ponte
Riportare l’ospedale di Varese a livelli di eccellenza lombardi e, quindi, nazionali.
Un impegno importante è stato affidato al neo direttore generale dell’Asst Sette Laghi Gianni Bonelli che si è insediato lo scorso 2 gennaio alla guida dei sette ospedali, oltre a svariati ambulatori e ai distretti. Sarebbe stato lo stesso governatore lombardo Attilio Fontana ad approvare il suo nominativo per guidare una realtà che, negli ultimi tempi, aveva sollevato critiche e malumori.
Il suo curriculum è di tutto rispetto: laureato alla Bocconi con una specializzazione nella pubblica amministrazione, ha svolto una lunga carriera da manager in Piemonte nominato prima dal Presidente della Lega Nord Cota e confermato poi dal suo successore di centro sinistra Chiamparino.
Arriva dalla provincia, prima Cuneo e poi Biella/Asti, si muove, quindi, in dimensioni che non gli sono nuove e ha chiaro un obiettivo: innovare e portare qualità ed efficienza per dare alla popolazione servizi appropriati.
« So che il contesto è articolato – afferma con chiarezza Bonelli – ci sono complessità legate alle aspettative della popolazione che naturalmente chiede servizi efficienti. Ho ben chiaro che la gestione dovrà essere condivisa ascoltando tutti coloro che hanno interesse all’azienda: prima fra tutti i 5000 dipendenti ma anche i sindaci che rappresentano i territori e le istituzioni, a partire dall’Università. Per questo voglio darmi un mese di tempo per studiare e organizzare un modello che mi permetterà di dedicare il mio tempo all’incontro con quanti hanno a cuore questi ospedali».
Il suo viaggio all’interno dell’Asst è già cominciato: incontri, sopralluoghi, conoscenze. « Ho trovato presidi di qualità. Mi ha colpito moltissimo la stanza della cicogna di Cittiglio o la pediatria di Tradate. So he ci sono professionisti di assoluto valore e servizi di alto livello. Questi primi incontri sono stati indubbiamente istruttivi e motivanti perchè ci sono ottime premesse per fare ciò in cui io credo particolarmente che è innovare, dal punto di vista tecnologico ma anche delle procedure o delle organizzazioni».
E per il Del Ponte ha una novità: « Ci sarà la Tac di qualità superiore ( non sarà quella di tipo pediatrico auspicata, ndr). Non la compreremo ma verrà affittata perchè il principale obiettivo è quello di aprire il pronto soccorso e la terapia intensiva pediatrica. Varese ha un ospedale di cui andare fieri. È uno dei cinque centri di terzo livello in Lombardia. È davvero tanta roba. E credo che sia un risultato raggiunto anche grazie all’impegno di chi lo ha voluto con tutte le proprie forze, come l’associazione che ha donato gli arredi. A livello alberghiero questo è un ospedale di livello eccezionale, così come tutte le pediatrie aziendali sono di standard superiore».
Unico neo rimane, quindi, la risonanza che non arriverà: « Non ci sono i parametri – spiega il manager – l’acquisto non è giustificato dai numeri».
Condivisione, ascolto, coinvolgimento: queste sono le linee guida che il nuovo direttore vuole seguire: « Nonostante il titolo di direttore generale, senza la collaborazione di tutti, una persona da sola non può ottenere risultati».
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Forse un giorno la lombardia finirà di essere Milano-centrica e forse un giorno ridarà a Varese un ospedale degno di tale nome. L’eccellenza datela a qualcun altro, noi ci accontentiamo di un ospedale buono e organizzato.
Ieri all’accettazione della radiologia mi han detto “per l’ecografia segua la linea gialla” ma la linea gialla dista almeno 3 sale e 40 metri dall’accettazione… E spendeteli sti 10.000 euro per i cartelli! Ormai è una giungla.