Omicidio Faraci, arrestato in Tunisia Bechir Baghouli
Secondo la sentenza di primo grado sarebbe l'esecutore materiale dell'omicidio del pensionato di Somma Lombardo, insieme a Melina Aita e Slaheddine Ben H'Mida, ancora latitante
Bechir Baghouli, condannato in primo grado all’ergastolo per l’omicidio di Antonino Faraci, è stato arrestato più di due mesi fa in Tunisia e ora la Procura della Repubblica chiederà l’estradizione. Bagouli è uno dei due condannati in contumacia dell’omicidio avvenuto nella villetta di via Briante a Somma Lombardo, il 12 aprile del 2014.
Insieme a lui sono stati condannati Melina Aita, moglie di Antonino Faraci e considerata la mente dell’efferato delitto, e Slaheddine Ben H’Mida, connazionale di Bagouli il quale avrebbe messo a disposizione l’auto per arrivare sul posto e poi fuggire. I due avevano fatto perdere le loro tracce poche ore dopo il delitto, ritornando in Tunisia.
L’avvocato Pierpaolo Cassarà si è detto felice della cattura dell’uomo e ha già annunciato l’intenzione di chiedere una rogatoria e recarsi in Tunisia per poter parlare con lui e fare luce su quanto avvenuto quel 12 aprile: «Non verrà concessa l’estradizione quindi è necessario ottenere almeno una rogatoria per poter acquisire la sua versione». Una mossa che l’avvocato vorrebbe giocarsi in appello.
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