Previsioni di crescita della Commissione Ue, l’Italia è fanalino di coda
I dati sono stati diffusi dalla Commissione Europea e parlano di un’economia europea complessivamente in crescita seppur con ritmi frenati rispetto a quanto è avvenuto negli ultimi anni e con prospettive soggette a forte incertezza

L’immagine con la classifica sulle stime di crescita dei paesi europei per l’Italia è davvero impietosa. Con lo 0,2% di crescita di PIL stimata non solo siamo il paese con le previsioni di crescita più basse ma siamo quasi un punto percentuale al di sotto della penultima, la Germania che crescerà dell’1,1%.
I dati sono stati diffusi dalla Commissione Europea e parlano di un’economia europea complessivamente in crescita seppur con ritmi frenati rispetto a quanto è avvenuto negli ultimi anni e con prospettive soggette a forte incertezza.
Nella sua analisi la Commissione spiega che “l’attività economica ha subito una frenata nella seconda metà del 2018 a seguito del rallentamento della crescita del commercio mondiale, in un contesto in cui la fiducia è minata dall’incertezza e il prodotto in alcuni Stati membri ha risentito negativamente di fattori interni temporanei quali perturbazioni nella produzione automobilistica, tensioni sociali e incertezze della politica di bilancio. Di conseguenza, la crescita del prodotto interno lordo (PIL) sia nella zona euro che nell’UE è scivolata all’1,9 % nel 2018, in calo rispetto al 2,4 % del 2017 (previsioni d’autunno: 2,1 % per l’UE a 28 e la zona euro)”.
Tra gli Stati membri più grandi, le revisioni al ribasso della crescita nel 2019 sono state consistenti per la Germania, l’Italia e i Paesi Bassi. Molti Stati membri continuano a beneficiare di una forte domanda interna, anche sostenuta dai fondi dell’UE.
Ecco le stime di crescita in ogni paese UE:
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