Il Maga si fa in quattro

Pittura, poesia, scultura, video e fotografia per la nuova stagione espositiva del Museo. Inaugurazione al pubblico sabato 23 marzo

Le mostre del Maga

Quattro mostre diverse, trasversali ma in dialogo tra loro aprono la stagione di primavera del Museo Maga. Iperoggeto di Stefano Cagol, Planète con opere di Pirelli, Munari, Brebbia e Piccardo, la personale di Giannetto Bravi e la finalista del Premio Riccardo Prina Karina Bikbulatova indagato una ricerca sperimentale e innovativa che attraversa il panorama artistico dagli anni Sessanta ad oggi.

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Le mostre al Maga 4 di 10

In visita alla presentazione alla stampa Lindsay Harris, in rappresentanza del Ministero della Cultura, professoressa alla School of Classical Studies at the American Academy di Roma.

«La missione di questo museo – ha dichiarato – che ho avuto l’occasione di visitare oggi è molto vicino alla mia formazione. La valorizzazione di tutte le arti: dal cinema, alla pittura, alla fotografia alla performance sono molto vicine alla visione americana e al lavoro dei musei più d’avanguardia».

Ad accoglierla la Sandrina Bandera, presidente della Fondazione Zanella, Emma Zanella direttrice del Museo e Alessandro Castiglioni fresco di nomina a Vicedirettore del Museo.

LE MOSTRE

La mostra di Stefano Cagol, curata da Alessandro Castiglioni, presenta video instalalzioni, opere fotografiche e scultoree che documentano le grandi installazioni ambientali realizzate dall’artista trentino ngli ultimi anni intorno alle tematiche quali l’attenzione all’ambiente, il cambio climatico, le sorgenti energetiche e il mutamento dei confini.

Planète, curata da Vittoria Broggini, presenta le ricerche intorno al cinema sperimentale sviluppato negli anni Sessanta tra Varese, Milano e Como. In mostre le opere di Gianfranco Brebbia, Marinella Pirelli, Bruno Munari e Marcello Piccardi.

L’omaggio a Giannetto Bravi, a cura di Emma Zanella, presenta trenta opere recentemente donate al Museo dagli eredi e ricostruisce le tappe più significative della sua ampia e complessa attività artistica, dalle opere astratto geometriche degli anni Sessanta alle opere più recenti incentrate sull’immaginario museale e le quadrerie di cartoline.

La più giovane artista in msotra è Karina Bikbulotava, vincitrice del Premio Riccardo Prina 2018 nell’ambito del Premio Chiara. Le fotografie in bianco e nero raccontano una storia di un villaggio russo che si incontrano una volta all’anno, sono sorelle ma non lo sanno.

L’inaugurazione segna anche la presenza di Castaldi Lighting, partner tecnico del Museo che si è occupato dell’illuminazione e Ricola, partner istituzionale del Museo che domenica 24 marzo offrirà l’ingresso a tutti i visitatori.

L’inaugurazione al pubblico sarà sabato 23 marzo alle ore 18,00.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Marzo 2019
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