Polizia di Stato, sempre vicini ai cittadini

Nel discorso del questore Giovanni Pepè grande attenzione al lavoro di tutte le specialità e focus su due emergenze. la droga e le truffe agli anziani

Il 167° di fondazione della Polizia di Stato

Stare sempre vicino ai cittadini. Rispondere ogni giorno alle richieste di sicurezza che arrivano da una provincia sana, laboriosa e che primeggia nell’economia e nei servizi al cittadino offerti dalla pubblica amministrazione.

È il Varesotto, che tuttavia proprio per questi motivi non sfugge alla criminalità, che la Polizia quotidianamente combatte sulle strade.

Ed è nel giorno del 167° anniversario della fondazione del Corpo che le parole del questore Giovanni Pepè suonano come un richiamo a continuare su questa strada: tutte le componenti, tutte le specialità questa mattina erano presenti, oltre alle più alte cariche cittadine e provinciali nella prestigiosa sede della camera di commercio di Varese.

I DATI – La criminalità è in calo, lo hanno ricordato le parole per iscritto arrivate dal capo della Polizia Franco Gabrielli, che ha pure ricordato che quest’anno corre anche il 60° della fondazione del Corpo di polizia femminile. Sulla Provincia di Varese sono stati diramati ieri, martedì 9 aprile, i risultati dell’attività operativa.

LE DUE EMERGENZE – Nelle parole del questore sono risuonati due campanelli d’allarme che si chiamano droga e truffe.
Nel primo caso si va dallo spaccio nei boschi di droghe «pesanti» a quelle «leggere» – come hascisc e marijuana – fuori dalle scuole: facce della stessa medaglia che non debbono far abbassare l’attenzione su questo problema: «Un semplice spinello è il terminale ultimo di una catena che riguarda lo spaccio, il narcotraffico e la criminalità organizzata», ha ricordato Pepè.
Poi il dramma delle truffe agli anziani e ai soggetti più deboli: un aspetto che oltre al danno economico crea senso di insicurezza fra i cittadini, e fra quelli più esposti.
A tale proposito prosegue la campagna di sensibilizzazione fortemente caldeggiata dal vice, Leopoldo Testa, che ha di recente licenziato un decalogo proprio destinato a evitare le truffe.
“È stato un onore rendere merito agli uomini e le donne che ogni giorni svolgono con dedizione un lavoro fondamentale per la nostra comunità. Ho trovato molto significative le parole del Questore, che ringrazio per il lavoro che sta svolgendo in città, sui dati e le azioni della Polizia e in particolare sul grande impegno rivolto alle fasce più deboli e sensibili della società”, è stato il commento del sindaco Davide Galimberti a margine della cerimonia..

Il 167° di fondazione della Polizia di Stato

“I NOSTRI POVERI NONNI“ – Un momento pre sdrammatizzare, ma per certi versi per meglio riflettere proprio sulle truffe dell’oro “nel frigo“ o sul “nipote finito nei guai“ che si concreta con mascalzoni che gabbano i nostri nonni è stato lo spettacolo della attrice Debora Villa, famosa per tante apparizioni in Camera Café, solo per citare un format di successo, ma anche del grande schermo. «Occhio ai nostri poveri nonni, che quando diventano vecchi tornano come bambini: grazie per quello che fate, anche in questa direzione», ha detto l’artista, acclamata, rivolgendosi ai poliziotti presenti: «E viva le donne della polizia!».

I BIMBI E I PREMIATI – Ha ricevuto l’encomio solenne l’Ass.c. Alessandro Gucciardini, l’encomio il sovr.cc. Enzo Di Vito, l’ass.c.c. Cosimo Ricchiuti, e l’ag.sc. Manuel Domenico Riggi; hanno ricevuto la lode il sost.comm. Mirco Barban, il sovr.c. Luca Manfredi, il sovr.c. Luigi Ianniello, l’ass.c.c. Simona Matano, l’ass.c. Carlo Crippa, l’ag.sc. Emilio Pisacane.

Premiati anche tanti bambini delle scuole elementari Manzoni di Lavena Ponte Tresa, i ragazzi delle medie Papa Giovaanni XXIII di Cantello e gli studenti dell’Enaip di Varese che Rosario Rasizza di Openjobmetis ha invitato al palazzetto per godersi una partita di basket: sono i ragazzi premiati per i lavori a tema sulla legalità che vedono la polizia come soggetto. Lo stesso è valso per i giovani del progetto Pappaluga di Varese “Cfp freeriders“.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 10 Aprile 2019
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