I ghiaccioli di Sant’Anna tornano in piazza il 1° agosto

Giovedì sera in centro torneranno in vendita i ghiaccioli che puntano a raccogliere fondi a sostegno della campagna lionistica “A me gli occhi”.

ghiaccioli sant'Anna busto arsizio

Nell’ambito di Busto Estate e di Vieni in centro il giovedì sera, il 1° agosto in piazza Santa Maria torna l’iniziativa Ghiacciolo di Sant’Anna promossa dall’associazione JCI Varese (Junior Chamber International – Sezione di Varese), in collaborazione con il Lions Club Busto Arsizio Host e con il patrocinio del Comune di Busto Arsizio, a sostegno della campagna lionistica “A me gli occhi”.

I soci di JCI Varese e i soci del Lions Club Busto Arsizio Host distribuiranno l’ormai tradizionale fresca specialità artigianale, il ghiacciolo di Sant’Anna, inventata nel 2010 da JCI Varese e dal Comitato degli Amici del Tempio Civico e ispirata alle pesche che un tempo maturavano nelle campagne bustocche a fine luglio, per l’occasione prodotta dalla Gelateria 16 Gusti di Busto Arsizio. Negli anni precedenti i fondi raccolti andavano a favore della campagna ”JCI Nothing But Nets”, sviluppata in tutto il mondo dall’associazione giovanile internazionale per sostenere la Fondazione delle Nazioni Unite nel contrastare la diffusione della malaria, soprattutto tra i neonati.

In continuità con l’impegno a favore dei bambini, per il secondo anno consecutivo JCI Varese ha deciso di sostenere un’iniziativa locale. La scelta è caduta sulla campagna lionistica “A me gli occhi” al fine di prevenire alcuni difetti visivi, in particolare l’ambliopia, comunemente nota come “occhio pigro”, che colpisce il 5% circa della popolazione infantile. Partita nell’anno scolastico 2008-2009 con alcune Scuole dell’Infanzia, l’iniziativa si è man mano estesa, fino a interessare oltre 600 bambini e bambine ogni anno. L’ambliopia è un’anomalia di sviluppo della visione che s’instaura nei primi anni di vita, e il cui aspetto preminente è un deficit dell’acuità visiva, prevalentemente monolaterale, ma che in alcuni casi può colpire entrambi gli occhi. È una patologia tanto più curabile quanto prima viene diagnosticata e trattata.

Lo screening offerto da “A me gli occhi” viene effettuato da tecnici optometristi all’interno delle scuole, utilizzando apparecchiature portatili. I bambini così rimangono nel loro ambiente abituale, vivendo questa esperienza con la massima serenità, come una specie di gioco. Inoltre, essendo un’attività prevista dal programma scolastico, si evita alle famiglie l’incombenza di prendere appuntamento. Al termine dello screening viene consegnata a tutti i genitori una scheda tecnica, nella quale sono riportati i risultati dei test e un commento complessivo. Nell’anno scolastico appena concluso sono stati effettuati in totale 627 screening e sono stati rilevati 31 casi sospetti di ambliopia e oltre 99 casi sospetti di altri difetti visivi.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Luglio 2019
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