Una festa rovinata
La nostra lettrice Monica martedì scorso è stata alla festa degli Alpini al Campo dei Fiori, ma dopo il piacevole pranzo ha avuto una brutta sorpresa e chiede il vostro aiuto
La nostra lettrice Monica martedì scorso è stata alla festa degli Alpini al Campo dei Fiori, ma dopo il piacevole pranzo ha avuto una brutta sorpresa e chiede il vostro aiuto. Ecco il suo racconto.
“Martedì 13 agosto mi trovavo alla festa degli Alpini di Varese al Campo dei Fiori per approfittare della sana frescura della location ai piedi del Grand Hotel e, dopo una gradevole passeggiata, gustarmi un meritato pranzo a base della mitica e buonissima polenta degli alpini. Peccato che la fine del pranzo mi abbia lasciato purtroppo con l’amaro in bocca. Tornavo infatti alla mia macchina (intorno alle ore 15.00), parcheggiata a sinistra sulla strada che conduce all’Osservatorio e alla Pensione Irma circa 200 metri dopo l’ingresso della festa, sul rettilineo, dopo il tratto con il guard rail a sinistra e il muro di cemento con il cancello a destra (salendo), poco prima della prima curva a sinistra della strada stessa e trovo la brutta sorpresa…qualche “maldestro” (chiamiamolo così) guidatore aveva centrato in pieno la portiera destra della mia auto (nuova, peraltro), lasciandomi un danno non da poco.
Sul parabrezza trovo un foglietto. Fiduciosa nel prossimo, penso che sia il “maldestro” guidatore che mi ha lasciato i suoi recapiti per poterlo contattare. Ma purtroppo no. Era invece l’indicazione di un testimone che aveva visto targa, marca e colore dell’auto che mi ha fatto il danno. Purtroppo l’anonimo testimone non mi ha lasciato un recapito per poterlo ricontattare. E quindi passo all’appello: se l’anonimo testimone leggesse questa mia lettera, gli chiedo per favore di contattare la redazione, a cui lascio i miei recapiti. Parimenti, se qualcun altro avesse visto la scena (la mia auto è un suv blu scuro, l’incidente deve essere successo tra le 12.00 e le 15.00), mi contatti sempre tramite la redazione.
Se poi anche il “maldestro” guidatore leggesse questa mia lettera, gli chiedo di farsi vivo. Si darebbe una chance in più di farmi pensare che ci sono ancora persone civili che si rendono responsabili degli atti che compiono”.
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