Il colloquio tra Oldani e l’UCI riavvicina la Tre Valli al circuito Pro Series

Il presidente della "Binda" ha incontrato a Parigi quello dell'UCI, David Lappartient. «Ci rivedremo presto: sono ottimista per il verdetto e felice per la solidarietà ricevuta in questi giorni»

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Aveva promesso di non lasciare nulla di intentato, Renzo Oldani, all’indomani dell’esclusione della Tre Valli Varesine 2020 dal nuovo circuito delle Pro Series, e il presidente della “Binda” è stato di parola. Oggi, martedì 15 ottobre (a una settimana dalla gara vinta da Primoz Roglic), il dirigente varesino è volato a Parigi in occasione della presentazione del prossimo Tour de France e ha avuto un colloquio con David Lappartient, il presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) e il presidente della “Commissione Strade” Tom Van Damme.

«Sono speranzoso, ottimista – spiega Oldani al telefono, in attesa dell’aereo che lo riporterà in Italia – Il presidente Lappartient conosce me, la “Binda” e la nostra gara da tanti anni: ha ascoltato le nostre istanze e messo in previsione un nuovo incontro tra noi e l’UCI che probabilmente si svolgerà ad Aigle, in Svizzera, dove l’Unione ha il suo quartier generale mondiale. Presto saremo contattati per conoscere la data di questa riunione dove ripeteremo quanto ho detto a Parigi».

Oldani insiste su un punto: «Non si è trattato di “chiedere una grazia” o di elemosinare l’ingresso della Tre Valli nelle Pro Series. Semplicemente era necessario ribadire quello che avevamo già detto: c’è stato senz’altro un errore nell’ultima edizione, ma la nostra gara ha una storia, una organizzazione e una forza tali da non meritare l’esclusione. E le rassicurazioni che abbiamo ricevuto quest’oggi ci fanno essere ottimisti sulla possibilità di una revisione delle scelte».

Incrociamo, quindi, le dita: la Tre Valli non è una semplice corsa di ciclismo ma porta con sé un grande carico simbolico (specie per la prossima edizione, la numero 100) e soprattutto è un evento centrale in tutta la macchina sportivo-turistica generata in questi anni a Varese. Una occasione di vedere da vicino grandi atleti ma anche di portare con sé un indotto economico non indifferente, pur a fronte di importanti investimenti. «E devo concludere con una sottolineatura doverosa – dice ancora Oldani – Questi per noi della “Binda” sono stati giorni difficili: in pratica non abbiamo mai staccato la spina, sotto una pressione forte. Giorni però nei quali abbiamo ricevuto tanti attestati di solidarietà, tanta vicinanza da parte delle istituzioni e della gente comune. La stessa Federazione, con il presidente Di Rocco, ci è stata vicina. Tutti stimoli ulteriori che ci spingono a migliorare. Le cadute nel ciclismo ci sono, ma non per questo non si possono vincere le corse».

I colori della Tre Valli Varesine
Un passaggio dell’ultima Tre Valli

DI COSA PARLIAMO

Dal prossimo anno (2020) l’Unione Ciclistica Internazionale ha previsto la riclassificazione delle corse professionistiche. Alle spalle del World Tour (la categoria più importante) saranno create le cosiddette Pro Series, secondo scaglione per appuntamenti comunque rilevanti a livello internazionale. Al di sotto si correrà comunque in ambito UCI ma nelle meno “pregiate” gare Continentali.
La Tre Valli Varesine ha goduto fino a quest’anno dello status di 1.HC, in pratica la vecchia definizione sostituita dalle Pro Series e quindi era nettamente favorita per fare parte della nuova categoria. L’UCI però ha escluso la gara della “Binda” – almeno per ora – forse (ma non è specificato) a causa dell’errore di percorso avvenuto nella recente edizione 2019 della classica. Nel 2020, comunque vada, la Tre Valli si disputerà martedì 6 ottobre. In Italia sono 8 le corse ammesse per adesso alle Pro Series: tra di esse anche la Coppa Bernocchi di Legnano.

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Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 15 Ottobre 2019
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