Centro Rebelot, gazebo e bilancio: i chiarimenti del Centro destra

Il gruppo consiliare del Centro destra per Induno ribatte su alcuni temi che nei giorni scorsi hanno animato il dibattito politico in paese

Induno Olona generiche

Il gruppo consiliare del Centro destra per Induno ha diffuso oggi pomeriggio un comunicato per rispondere a due interventi che nei giorni scorsi hanno animato il dibattito politico a Induno Olona: quello del capogruppo consiliare di maggioranza Maurizio Tortosa sul bilancio, e quello di ieri della Pro loco sulla rimozione del gazebo.

Ecco il testo integrale:

A seguito dei comunicati diramati nei giorni scorsi dalla Pro Loco di Induno Olona e dal Consigliere Maurizio Tortosa, il Gruppo Centro Destra per Induno ritiene necessario chiarire quanto pretestuosamente affermato sul nostro operato.

Scusate la franchezza, però dalla lettura dei predetti comunicati non può che venire alla mente l’antico detto: “un bel tacer non fu mai scritto”.

Infatti, è paradossale come il direttivo della Pro Loco di Induno Olona che si dice super partes, ma casualmente non ha mai convocato la sig.ra Manuela Piatta, componente del direttivo designato per legge proprio dalle minoranze, (anche su questo aspetto gradiremmo delle spiegazioni) si scagli pubblicamente contro i nostri consiglieri semplicemente perché avrebbero chiesto di rispettare le regole…

Solo questi aspetti sono di per sé sufficienti a far comprendere l’atteggiamento capzioso del direttivo della Pro Loco, ad ogni modo è opportuno precisare che le minoranze non hanno alcun poter decisionale, se le nostre segnalazioni fossero state infondate o prive di pregio l’Amministrazione Comunale ben avrebbe potuto non procedere.

Purtroppo, però, le mancanze della Pro Loco sono molte e frutto di una gestione non sempre attenta della cosa pubblica.

Infatti, nonostante le maldestre rassicurazioni pervenute si noti come il “Centro Rebelot(nella foto) a detta proprio dell’ufficio tecnico del Comune sia privo delle famose certificazioni richieste e tanto sbandierate dal Sig. Sindaco, stupisce quindi che esso sia ancora tenuto aperto anche in virtù dei possibili rischi per i soci che lo frequentano, pericoli che evidentemente sino a quando un’autorità competente non certificherà che il locale sia sicuro e fruibile non possono essere esclusi a priori, senza contare che tali certificazione sarebbero anche richieste dalla legge, ma tant’è.

Ma non finisce qui, vi sono infatti altre situazioni a nostro avviso poco chiare di cui daremo le opportune informazioni alla cittadinanza appena terminate le nostre verifiche.

Pertanto, non è assolutamente intenzione dei Consiglieri di Minoranza essere eccessivamente pignoli, questo è quello che evidente fa comodo dire per cercare di giustificare le proprie azioni e le proprie mancanze.

Semplicemente, vorremmo che anche ad Induno le regole siano rispettate per evitare che si ripetano i fatti che hanno portato agli onori delle cronache il nostro Comune e la sua Amministrazione, la quale pare quantomeno non aver vigilato sulla corretta gestione della cosa pubblica.

Si noti, inoltre, come questo sterile attacco alle minoranze sia stato successivo ad un articolo sconclusionato a firma del consigliere Tortosa che ha redatto un comunicato con il quale incensava il bilancio di previsione predisposto in un momento, a suo dire: “sicuramente non facile, mentre è in corso un’inchiesta della Magistratura che ha coinvolto un importante funzionario comunale”.

Sig. Tortosa, sia preciso, l’inchiesta ha coinvolto anche il Sindaco Marco Cavallin, non è una dimenticanza da poco!

Comunque, fatto ben più grave, è come anche in questo caso venga posto in essere un assurdo attacco alle minoranze colpevoli, a dire di Tortosa di “lavorare ai fianchi dell’Amministrazione, con il preciso scopo di rallentarne il lavoro”.

Secondo Tortosa, quindi, l’attività di controllo delle minoranze, che peraltro è di fatto l’unica attività affidata alle opposizioni, è solo un fastidio e dovremmo quindi tacere.

Si noti peraltro come Tortosa riproponga nuovamente delle opere già date per concluse in campagna elettorale e che a distanza di quasi un anno dal voto vengono nuovamente sbandierate.

Alla luce di tutto ciò, permetteteci quantomeno di augurarci solo che le nuove piste ciclabili siano effettivamente tali e non delle biciclette disegnate sui marciapiedi al solo scopo di fare propaganda.

Speriamo quindi di aver evidenziato come questa amministrazione e le associazioni a lei vicine operino e nonostante i tristi fatti che hanno coinvolto Induno, perseverino nel non volere che il loro operato sia oggetto di controlli.

Purtroppo, è evidente dove la mancanza di controllo abbia portato il Comune e cercare di zittire le opposizioni richiama tristi tempi lontani, stupisce peraltro che proprio chi si dice Democratico sia così infastidito dal dibattito politico.

Centro destra per Induno

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Pubblicato il 31 Gennaio 2020
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