Cerca la fuga scavalcando muri e cancellate, arrestato con la cocaina a Varese
E' avvenuto nelle prime ore del pomeriggio del 20 aprile, grazie a un equipaggio dell’Ufficio controllo del territorio della Questura di Varese durante l'attività di controllo

Spacciava “a piedi” in largo Flaiano ma, durante l’attività di prevenzione e controllo del territorio, predisposta dal questore Giovanni Pepè, i poliziotti di quartiere dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico l’hanno tratto in arresto, dopo un rocambolesco inseguimento.
E’ avvenuto nelle prime ore del pomeriggio di ieri, 20 aprile: un equipaggio dell’Ufficio controllo del territorio della Questura di Varese, impegnato nell’attività finalizzata ad assicurare il rispetto delle norme a contenimento del Covid19 notava nei pressi di Largo Flaiano un pedone che, alla vista degli agenti, cambiava in fretta direzione cercando di eludere il controllo degli operatori, i quali, insospettiti dall’atteggiamento dell’uomo, decidevano di cambiare senso di marcia e di procedere alla sua compiuta identificazione.
A questo punto l’uomo, accortosi che i poliziotti si stavano dirigendo verso di lui, dopo aver tentato di disfarsi di alcuni barattoli in suo possesso, si dava alla fuga a piedi, in maniera rocambolesca.
L’inseguimento è durato per un tratto di strada di oltre 500 metri, durante i quali il malvivente ha scavalcato una serie di muri e cancellate provocandosi ferite alle mani, prima di essere bloccato all’altezza di via Sant’Imerio dai poliziotti, che non l’avevano mai perso di vista.
Assieme all’uomo venivano recuperati i barattoli che aveva abbandonato all’inizio della fuga, all’interno dei quali gli operatori hanno trovato ben 90 involucri di cocaina pronta per essere smerciata al dettaglio e che avrebbe fruttato diverse migliaia di euro.
L’uomo perciò veniva tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Assieme alla cocaina, purissima e ben confezionata, gli agenti sequestravano denaro contante e due telefoni cellulari provento dell’attività illecita.
Su disposizione del P.M. di turno presso la Procura di Varese, l’uomo è stato tratto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.
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