Varese riceve 22 mila mascherine, ecco come verranno distribuite
Le modalità di distribuzione a Varese: presso le farmacie a partire dalle persone anziane, insieme ai buoni spesa e agli over 65 che ricevono spesa e farmaci a domicilio

“Varese ha oltre 80 mila abitanti e più di 30mila nuclei famigliari – spiega il vice sindaco Daniele Zanzi – Dunque con solo 22 mila mascherine una distribuzione porta a porta al momento è impossibile perché non ne avremmo un numero sufficiente per darle a tutta la popolazione. Per questo abbiamo deciso, in accordo con il presidente di Federfarma, di metterle a disposizione dei cittadini presso le farmacie della città. Proseguiremo poi come stiamo facendo a consegnarle alle famiglie varesine insieme ai buoni spesa e agli anziani insieme alle spese a domicilio. In questo modo continueremo a distribuirle direttamente alle persone più fragili. Chiediamo però a tutti i cittadini la massima collaborazione e responsabilità: visti i numeri recuperiamole presso le farmacie solo se ne si ha realmente bisogno”.
Le confezioni con i dispositivi arrivate dalla Regione contengono ciascuno 10 o 25 mascherine. “Anche per questo – prosegue il vicesindaco – abbiamo preferito la distribuzione presso le farmacie, per garantire al massimo i livelli igienici una volta aperte le confezioni. Evitando così di maneggiare questi dispositivi che invece devono rimanere integri per essere efficaci”.
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Buongiorno,
è certamente condivisibile la scelta delle Farmacie per la distribuzione delle Mascherine, ma con quali criteri? Non se ne parla. Mi auguro siano previsti. Immagino che ci sarà un assalto alle Farmacie. Non sarebbe bene regolamentare la distribuzione? Non penso che tutti gli anziani si recheranno personalmente in farmacia. Chi ha un anziano in famiglia dovrà presumibilmente recarsi presso la Farmacia munito della Tessera Sanitaria del congiunto. O basterà dichiarare un rapporto di parentela con un anziano? Verrà poi, spero, preso nota dei soggetti che ritireranno la preziosa mascherina. Dal momento che sono poche credo che regolamentare l’accesso alle Farmacie sarebbe utile. Come per le pensioni, ritiro programmato. E documentato. Questo a miglior tutela di quanti sono più fragili e vulnerabili. E per evitare che i soliti furbi ne approfittino. Mi auguro che almeno questa preziosa consegna sia pensata e regolamentata! Esagero? Non penso.