Matrimonio rinviato per lockdown: succede anche in Giunta. “Ma ci rifaremo il 5 settembre”
Anche a Palazzo Estense una cerimonia è stata rimandata causa Covid19: quella tra l'assessore all'urbanistica Andrea Civati e la sua fidanzata Martina. Doveva svolgersi il 23 maggio all'area feste della Schiranna. Ma, come per tanti altri, è scattato il "piano B"
Tra i tanti matrimoni sospesi e spostati dall’emergenza Covid ce n’è pure uno all’interno della Giunta di Varese.
Era stato fissato per il 23 maggio, infatti, ma il matrimonio tra Andrea Civati, assessore all’urbanistica, e la sua fidanzata Martina Grotto ha fatto la fine di molti altri, preparati con cura e costretti a saltare, proprio a causa della quarantena che in quei giorni non era ancora finita per le cerimonie.
«Ma, come altri, non ci siamo arresi, e abbiamo cominciato a lavorare al piano B – spiega proprio Martina – A partire dalla nuova data fissata: il 5 settembre». L’amore tra i due “nubendi” come è scritto nei documenti comunali in preparazione al matrimonio, è tutto racchiuso nell’avventura politica dello sposo: «Ci siamo conosciuti ad una cena di conclusione della campagna elettorale comunale alla festa dell’Unità e da li è nato tutto – spiega Martina – E, siccome ci sembrava un bel segno e noi amiamo tanto certi segni e certi simboli, avevamo lavorato proprio per fare il ricevimento li. Naturalmente, l’area feste avrebbe cambiato aspetto, e ci avevamo lavorato parecchio: anche perché, a proposito di segni, avevamo cominciato a programmare il nostro matrimonio dal 25 aprile del 2019…»
Nel bel mezzo di questa organizzazione Per Andrea e Martina – 34 anni lui e 31 lei, avvocato lui e formatrice aziendale lei – arriva però la quarantena, e bisogna ripensare tutto: «Innanzitutto, finchè non si sono riaperte le possibilità di fare cerimonie, abbiamo semplicemente dovuto aspettare – Continua Martina – Poi, abbiamo cambiato il luogo della festa: la festa dell’Unità quest’anno non si fa, non era possibile aprire l’area solo per noi. Così abbiamo valutato di farla in un altro luogo simbolo del nostro amore: i giardini di Palazzo Estense. Considerato che inevitabilmente dovrà essere tutto più contenuto, il luogo è adattissimo. Ora cerchiamo il modo per “ricostruire” il ricevimento, che sia adatto alle normative Covid, ma anche vegetariano e green, come siamo noi e come volevamo far sperimentare ai nostri invitati. Vediamo se riusciamo a trovare la soluzione».
Intanto, a loro come a tutti gli sposi che quest’anno hanno vissuto dei preparativi al matrimonio “indimenticabili” loro malgrado, non possiamo che fare i nostri migliori auguri.
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