Acquedotto e vecchie ruggini, la sfida Reggio-Ventimiglia “al secondo round”
La sfida tra il sindaco uscente e l'avversaria Madì Reggio è tutta particolare anche perché si ripete - a parti inverse - la sfida del 2015, quando primo cittadino uscente era Reggio e Ventimiglia era il nome alternativo
Una campagna elettorale anomala, per il limitato tempo a disposizione ma non solo. A Golasecca la sfida tra il sindaco uscente Claudio Ventimiglia e la sfidante Madì Reggio è tutta particolare anche perché si ripete – a parti inverse – la sfida del 2015, quando primo cittadino uscente era Reggio e Ventimiglia era il nome alternativo.
Una campagna elettorale che ha visto una discreta dose di acredine tra i due candidati, con accenni programmatici diversi.
Lo scontro aperto si è visto sul tema dell’ipotetico confronto pubblico che (qui come anche a Casorate Sempione, per stare alla zona di Malpensa) non si è fatto: l’idea è stata lanciata da Reggio («discutiamo del programma») e respinta da Ventimiglia: «No, grazie, non sono un attore e non ne vedo ne la necessità» ha detto il sindaco uscente, rimandando alle serate di presentazione del programma. «I cittadini di Golasecca – ha concluso il sindaco uscente – hanno conosciuto me e conoscono lei e non hanno bisogno di essere influenzati». Il che – dal punto di vista strettamente logico e prescindendo dai programmi 2020 – è vero, vista la particolarità della sfida.
Un tema su cui si è dibattuto soprattutto sui social è quello della qualità dell’acqua. Una questione aperta da tempo e su cui non sono mancate nel tempo le critiche (il sindaco ha rimandato soprattutto ad Alfa, gestore del provinciale del ciclo dell’acqua).
In campagna elettorale c’è tornata soprattutto Reggio, con l’idea di concordare con Alfa un investimento significativo «per avere un’acqua potabile, limpida, buona, sempre presente con la dovuta pressione»: «Non dobbiamo accontentarci di sistemazioni all’impianto delle reti attuale, ma dobbiamo trovare soluzioni altre che esistono».
Nel programma di Aria Nuova, la lista di Claudio Ventimiglia, il tema acquedotto è uno dei più corposi, a pagina 1. Viene rivendicato il lavoro svolto nei cinque anni passati e si indicano due interventi prioritari, tra cui il recupero del serbatoio del Monte Tabor, in passato punto di forte scontro.
Qui tutti i nomi dei dieci candidati consiglieri per Reggio e i dieci per Ventimiglia
L’ambiente è il punto più corposo del programma di Reggio, che l’ha pubblicato sui social, al pari del sindaco uscente. Un tema sottolineato è stata anche la poca cura dei boschi lungo le strade, a partire dall’alzaia: Reggio e la sua squadra hanno rimarcato – qui come nel caso dell’acquedotto – che il Comune deve avere una maggiore presenza e garantire una posizione più ferma nei confronti di enti terzi («Non si può rispondere ai cittadini “chiami Alfa”: il Comune non può lavarsene le mani, serve ogni volta una verifica»).
Reggio ha fatto riferimento alle sue capacità professionali e alle relazioni personali di lavoro con tanti tecnici ai vari livelli (ad esempio nel Parco del Ticino), Claudio Ventimiglia si è fatto forza anche del legame con la Lega, che significa anche legame con istituzioni come Regione Lombardia o alcuni Comuni contermini. Così ad esempio nella sua presentazione – spalleggiato da Marco Colombo, consigliere regionale ed ex sindaco di Sesto – ha calato come asso anche l’idea di una ciclabile continua Golasecca-Ticino-Sesto Calende.
Tra i temi di scontro personale c’è stata anche la questione del museo multimediale (inaugurato esattamente un anno fa) che Reggio aveva impostato nel suo mandato e che Ventimiglia ha completato, contestando all’avversaria poi una spesa troppo consistente e oltre i preventivi. Reggio, in più occasioni, ha invece difeso il progetto e la precisa rendicontazione, «come previsto dai bandi» che hanno garantito risorse al museo.
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