Irca dona una cesta alimentare per le famiglie in difficoltà
L'azienda di Gallarate in collaborazione con i suoi dipendenti, il Comune e l'associazione Banco per la famiglia, ha lanciato una raccolta fondi per sostenere i nuclei familiari in condizioni di povertà
Si dice che non tutti i mali vengano per nuocere. E come spesso accade i detti popolari nascondono sempre un nocciolo di verità. Se il male però si chiama Covid-19 e la dimensione del suo impatto è drammaticamente collettiva, allora anche l’altra faccia della medaglia, cioè quella che non nuoce, dovrà esserlo.
«Come posso aiutare la comunità in questo momento di sofferenza?». La domanda che si è posto Paolo Perego, amministratore delegato di Irca, grande azienda di Gallarate specializzata nella produzione di prodotti per la panificazione e la pasticceria, è andata proprio in quella direzione.
Una realtà che ha alle spalle un secolo di storia e dà lavoro a quasi 400 persone può fare almeno tre cose: la prima è sensibilizzare i propri collaboratori rispetto ai bisogni della collettività, la seconda è fare rete con le associazioni, le aziende e i comuni del territorio, la terza è mettere sul piatto delle risorse invitando altre imprese a fare altrettanto.
Un tris che Perego ha calato senza esitare, lanciando un’iniziativa di solidarietà di raccolta fondi tra i propri dipendenti, a cui naturalmente partecipa l’azienda stessa, ottenendo il patrocinio del comune di Gallarate e coinvolgendo l’associazione Banco per la famiglia “Madre Teresa di Calcutta” che da quasi trent’anni assiste oltre 150 famiglie bisognose del Gallaratese.
«Esiste un mondo di povertà che nemmeno immaginiamo – ha detto Perego -. Avendo passato sei anni della mia vita in Brasile mi sono ricordato che le aziende hanno l’obbligo di dare a ogni dipendente la cesta basica che contiene beni alimentari come riso, fagioli, crema de leche, che corrisponde al paniere di beni per calcolare l’inflazione. È così che nasce questa iniziativa».
Irca donerà una cesta alimentare per ogni dipendente all’associazione Banco per la famiglia che provvederà a sua volta, insieme ad altre realtà caritatevoli, a distribuirle ai nuclei famigliari bisognosi. «Quando sono diventato sindaco – ha aggiunto Andrea Cassani primo cittadino di Gallarate – sono venuto a conoscenza di sacche di povertà della nostra città che mai avrei immaginato e quelle che erano ancora border line in questa fase sono esplose».
L’emergenza sanitaria causata dal Covid-19, come ha confermato il vicesindaco di Gallarate Francesca Caruso, ha fatto esplodere le richieste di aiuto e il protrarsi della crisi in prospettiva farà crescere questa domanda. I numeri elencati da Antonio Bonicalzi, presidente del Banco per la famiglia, lasciano pochi dubbi sulla necessità di un’iniziativa come quella lanciata da Irca. «I nostri volontari danno sostegno a 1241 persone, di cui 883 adulti e 358 bambini, assistiamo anche famiglie dei comuni vicini a Gallarate. Consegnamo un pacco mensile che permette di fare un pasto al giorno con tutti i nutrienti necessari. Una scelta che abbiamo fatto per responsabilizzare le persone che lo ricevono».
L’appello fatto da Irca è già stato raccolto da Renato Chiodi presidente di Ascom Gallarate e dall’Unione degli industriali della provincia Varese. «È un’iniziativa scalabile e replicabile – ha concluso Giovanna Anzini di Univa -. L’impresa è lo scrigno che custodisce i valori sociali che si devono esprimere sul territorio».
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Per chiunque volesse donare un cesto alimentare puo’ farlo attraverso il conto corrente intestato al comune di Gallarate IT87F0311150240000000025251
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