A Busto Arsizio verrà sotterrata una “Capsula del tempo”

Verrà seppellita nel nuovo Parco del Benessere di via Mortara, a Borsano, domenica 11 ottobre e lasciarla lì per vent’anni

Busto Arsizio

Dopo quasi un anno di intensissimo lavoro, arriva a compimento il grande ed ambizioso progetto della Capsula del Tempo di Busto Arsizio, fortemente voluto da Luca Torno di Royal Time, sostenuto dall’Amministrazione Comunale con l’Assessore ai Grandi Eventi Paola Magugliani e affiancato da un percorso scolastico dedicato, coordinato dall’Assessore alla Pubblica Istruzione Gigi Farioli, che ha coinvolto tutte le scuole cittadine.

L’iniziativa era stata orgogliosamente lanciata nell’ormai lontano BA Natale 2019, quando ancora nulla lasciava presagire quali incredibili ed inediti scenari si sarebbero aperti in tutto il Mondo a seguito della pandemia globale da Covid-19.

Dopo un primo momento di smarrimento per il lockdown imposto dal Governo centrale, il Comitato, appositamente costituito per raccogliere e vagliare il materiale da inserire nel cilindro in acciaio studiato per racchiudere l’essenza dello spirito, della tradizione e dell’operosità di Busto, ha proseguito instancabilmente il proprio lavoro, per arrivare all’obiettivo di seppellire la Capsula nel nuovo Parco del Benessere di via Mortara, a Borsano, domenica 11 ottobre e lasciarla riposare lì per vent’anni, fino alla medesima data del 2040.

Mentre ancora giungono in via Manara 4 ulteriori testimonianze da consegnare al futuro nelle buste sigillate predisposte per preservare pensieri scritti, fotografie, disegni, dispositivi di archiviazione digitale, opere d’ingegno e manufatti, ha preso vita il ricco programma Cerimoniale di Commiato della Capsula del Tempo, che saluterà la cittadinanza a partire dalla mattinata di sabato 10 ottobre in piazza Santa Maria, dove la Giunta Comunale, gli ideatori, i sostenitori materiali e morali e i Media partner illustreranno tutte le tappe del progetto, raccontando gli ideali che lo pervadono e le aspettative della Città intera per il ventennio che dovrà trascorrere prima di poter riaprire il contenitore e svelare il suo prezioso contenuto a beneficio delle prossime generazioni.

Come sarà la Busto Arsizio del futuro? Quali sono i passi concreti da fare oggi per preservare nel tempo l’immenso patrimonio umano, naturale, culturale e strumentale della Città? Dopo i mesi bui che ci hanno spinti a temere per il presente come mai prima d’ora, è giunto il momento per guardare avanti e recuperare fiducia e speranza, nonostante l’emergenza Covid sia tutt’altro che superata: la Capsula del Tempo servirà anche a questo, perché al suo interno saranno contenute tutte le informazioni che hanno caratterizzato l’annus horribilis dell’Era Moderna.

Per la prima volta al mondo, inoltre, una volta interrato e sigillato da un coperchio monumentale in marmo, il contenitore potrà continuare a comunicare con l’esterno fino al 31 dicembre grazie ad un collegamento informatico: accanto all’omaggio che Busto Arsizio ha deciso di rendere nei confronti dei suoi cittadini scomparsi durante la pandemia, infatti, il Comitato di Controllo ha pensato di inserire l’elenco di tutti i bambini venuti alla luce quest’anno fino alla notte di San Silvestro, come buon auspicio per la rinascita globale e, – perché no! -, con la speranza di ritrovarli tutti ormai diventati uomini e donne l’11 ottobre 2040, a ricordare con affetto genitori, nonni e bisnonni sotto le rigogliose Paulownie piantate qualche settimana fa nel nuovo Parco del Benessere di Borsano, grazie all’impegno dell’Assessore al Verde Laura Rogora e del Consigliere Comunale Orazio Tallarida.

L’intera operazione è stata finanziata grazie a contributor pubblici e privati, senza gravare sulle casse comunali, in particolare si ringraziano Ferrari Acciai, Caccia Services, Pino Bottini Marmi e Pellegatta Timbri per la produzione dei Manufatti, per la progettualità e la logistica Royal Time e l’ufficio Grandi Eventi del Comune e per la parte tecnica operativa Agesp Strumentali.

Infine, non da ultimo, un grazie doveroso al Comitato di Controllo della Capsula che ha sancito un vero e proprio contratto di fedeltà al progetto per i prossimi 20 anni, con l’intento di poter trasferire alla future generazioni l’intera Capsula e il suo monumento per l’eventuale riutilizzo.

Il Sindaco Emanuele Antonelli si è così espresso: “Ringrazio la Royal Time per un progetto che nel tempo è diventato sempre più interessante e ricco di contenuti anche grazie ai suggerimenti degli assessori coinvolti e ai contributi preziosi delle tante associazioni e realtà del territorio che hanno aderito con entusiasmo all’invito di pensare al futuro della nostra grande città. Mi auguro che chi sarà presente all’apertura della capsula nel 2040 possa constatare che i nostri sogni e i nostri desideri sono nel frattempo diventati realtà. La mia speranza è che il futuro riservi un benessere inclusivo per tutti: nella capsula metterò proprio questo messaggio, l’invito a vivere pensando di più agli altri, per vivere tutti meglio.”

“E nella capsula ci sarà spazio anche per uno dei gadget de #ilbellodivivereabusto: “la mia speranza – ha affermato l’Assessore Magugliani – è che nel 2040 l’hashtag che abbiamo lanciato in questi anni partendo dalla constatazione che a Busto si vive davvero bene per tantissimi motivi sia ancora più corrispondente alla realtà; mi auguro che nei prossimi anni tutto il lavoro che abbiamo fatto per rendere la città ancora più attrattiva e accogliente sarà servito a fare di Busto un punto di riferimento per tante famiglie, sia per le opportunità lavorative, scolastiche, sportive, sanitarie, culturali, sia per i servizi sempre più eccellenti che Busto saprà offrire. Mi auguro anche che il lavoro per rendere bella la città continui a lungo”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Ottobre 2020
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