Largo ai giovani: per le amministrative di Varese arriva Collettiva
Il gruppo è sbarcato su facebook da due giorni e conta già 500 persone. Obiettivo: "Rappresentare quella parte della città che negli ultimi anni non si è riconosciuta nelle dinamiche politiche"

Una foto di gruppo non ce l’hanno ancora, perché sono nati quando i varesini erano già tutti chiusi in casa.
Ma il gruppo Collettiva, che è sbarcato su facebook poche ore fa (più precisamente nella giornata di mercoledì) e conta già 500 persone, pensa già alle Amministrative di Varese, con l’intento di «Rappresentare quella parte della città che di solito negli ultimi anni non si è riconosciuta nelle dinamiche della politica “classica”: i giovani e coloro che non riescono ad entusiasmarsi per un dibattito politico troppo stretto e autocentrato».
A parlare è Giorgio Maran, uno dei portavoce della nuova formazione, che spiega i punti di partenza di Collettiva: «Ciò che manca, ciò che c’è ma non si vede, ciò che non ci piace: attorno a questi tre concetti è nata Collettiva, un gruppo di cittadine e cittadini che ambisce a cambiare la città, a portare idee e pratiche nuove in un dibattito ingessato e autoreferenziale, a far emergere visioni e persone che non sono rappresentate nel racconto della città».
Quello di Collettiva è un gruppo giovane, e alla prima esperienza politica vera: «Siamo cittadini semplici, non veniamo da un’esperienza pregressa particolare, molti di noi sono attivi nell’associazionismo e nel volontariato – continua Maran – Per dire, io ho 35 anni e sono il piu vecchio».
Collettiva ha scelto un’organizzazione orizzontale che permetta un peso paritario a chiunque si avvicini, lasciando all’assemblea di tutti gli attivisti il potere di prendere le decisioni fondamentali: «Fino ad ora tra noi i contatti sono stati digitali.Abbiamo fatto una assemblea plenaria on line dove c’erano piu di 40 persone, che è un bel risultato per una iniziativa nata poco piu di un mese fa».
Ma quali sono gli argomenti cari al gruppo? «Ci sono gli argomenti considerati meno importanti, come l’ambiente o la cultura, che invece si rivelano essere fondamentali per la qualità della vita dei cittadini – spiega – Di fronte a una politica che crede solo in ciò che conviene, i margini rappresentano anche i confini da superare per poter tornare a solcare il mare del cambiamento».
Per questo: «Collettiva ha deciso di farsi avanti nella competizione elettorale. E se ci chiedete da che parte, non è difficile rispondere. Se la sfida sarà tra la riconferma della giunta uscente di centrosinistra e un ritorno della Lega non ci sono dubbi: il posto di Collettiva è nella coalizione di centrosinistra».
LA PRIMA PROPOSTA DI COLLETTIVA: COME UTILIZZARE I BENI CONFISCATI ALLA MAFIA
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Mi piacerebbe avere 60 anni in meno per vedere TRIONFARE le vostre buone intenzioni. Se non ve ne occupate voi di cultura ed ambiente…campa cavallo che l’erba cresce…AuGuRiSsImiiiiiiiiiiii