Ultimo dell’anno con l’Orchestra della Svizzera italiana e Martha Argerich
Giovedì 31 dicembre alle ore 18.30 dal LAC di Lugano la grande pianista argentina in concerto con l’OSI e Ion Marin, in videostreaming e diretta radiofonica sulla Rsi
La grande pianista argentina Martha Argerich chiude idealmente a Lugano le celebrazioni per i 250 anni dalla nascita di Beethoven, in un concerto con l’Orchestra della Svizzera italiana e Ion Marin dal LAC, in videostreaming e diretta radiofonica RSI.
Il Concerto di San Silvestro al LAC, ormai divenuto una tradizione attesissima nel calendario dell’Orchestra della Svizzera italiana, saluta l’anno che si chiude e raccoglie le speranze per l’arrivo del 2021 con una serata straordinaria, giovedì 31 dicembre 2020 alle 18.30 dal LAC di Lugano. Il pubblico non potrà brindare in sala con gli artisti come nelle precedenti occasioni, ma potrà seguire il concerto in videostreaming su www.osi.swiss o rsi.ch/live-streaming, oppure in diretta radiofonica sulle onde di RSI Rete Due, grazie a un’importante collaborazione con la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana.
La pianista argentina, una delle massime concertiste dei nostri tempi, condivide con l’Orchestra della Svizzera italiana e la città di Lugano un rapporto privilegiato. A Lugano, infatti, Martha Argerich torna volentieri a suonare appena le è possibile. E l’affetto è ricambiato: non si possono dimenticare le quindici edizioni del festival Progetto Martha Argerich (2002-2017), con cui l’artista ha trasformato Lugano in una vera e propria ribalta internazionale.
Già solista del Concerto di San Silvestro edizione 2018 insieme all’ex-marito Charles Dutoit, Martha Argerich quest’anno sarà accompagnata dall’OSI in uno dei suoi concerti prediletti, il Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven, sotto la guida dello sperimentato direttore d’orchestra romeno Ion Marin, suggellando con il prestigio della sua autorità la conclusione delle celebrazioni per il 250° anniversario della nascita del compositore tedesco.
Nella seconda parte del programma, spazio a una perla del repertorio romantico, la leggiadra Sinfonia in si bemolle maggiore di Franz Schubert. Una pagina tutta imbevuta dell’ammirazione che il diciannovenne compositore nutriva per la musica di W. A. Mozart, morto un quarto di secolo prima, lasciando in eredità uno stile musicale che in quel momento era più popolare che mai.
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