Il sindaco di Varese: “Errori senza scusanti, una class action per risarcire aziende e famiglie”
Le parole di Davide Galimberti: "Penso a una iniziativa contro i responsabili di questo errore che come Comune di Varese sosterremo in prima linea"

«Questa notte non sono riuscito a dormire, sono sincero. E penso che come me tanti commercianti, genitori, imprenditori. Le imbarazzanti notizie che si susseguono da ieri sul tema dei conteggi dei positivi nella nostra Regione sono un colpo durissimo, perché denotano principalmente una confusione che dopo un anno di pandemia non è più accettabile». Sono le parole, affidate a Facebook, del sindaco di Varese, Davide Galimberti.
«Ho provato a darmi delle spiegazioni, ma ho capito che è meglio pensare a come concretamente aiutare tutti coloro che sono stati colpiti da questo assurdo errore e dalla crisi della pandemia. Chi governa ha un compito difficile, difficilissimo. Però per questa situazione, davvero, non ci sono scusanti soprattutto perché si cerca di scaricarle su altri. Oltre a programmare il passaggio nella zona arancione dall’oggi al domani con tutti i problemi che crea penso che una prima azione concreta possa essere una class action per tutelare e risarcire aziende, commercianti, famiglie e studenti che hanno subito ulteriori danni da questa confusione tra zona rossa che invece doveva essere arancione. Una iniziativa contro i responsabili di questo errore che come Comune di Varese sosterremo in prima linea dopo averne parlato con tutte le associazioni di categoria e dei consumatori. Un ulteriore modo per stare concretamente vicini a chi è in difficoltà da mesi. È un nostro dovere esserci, è nostro compito dare un segnale perché già è una situazione difficile per tutti, ma se non si dice la verità e si tenta di omettere i dati tutto diventa più complicato. Vi lascio la mia e-mail: sindaco@comune.varese.it. Scrivetemi in modo da poter valutare insieme le iniziative migliori».
TAG ARTICOLO
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Gigi Carenzo su Albus Silente è di casa ad Arcumeggia, dove Maura Luoni ha creato la sua terra incantata
Felice su Inizia il processo per la faida degli spacciatori nei boschi di Rescaldina che causò un morto
Giorgio Martini Ossola su Sciopero e treni soppressi in fascia di garanzia, la rabbia dei pendolari allo stremo
Felice su Giornate da "bollino nero" nei pronto soccorso di Varese, Tradate e Angera
GrandeFratello su L'Ospedale del Ponte di Varese sposta il suo baricentro verso il parcheggio pedonale: il progetto approvato in consiglio comunale
Alberto Gelosia su Trenord, sciopero il 30 novembre e 1 dicembre dopo l'incidente in Calabria
Dunque, vediamo di capire fino a dove arriva la propaganda: abbiamo un sindaco che si è distinto nel 2020 per ignavia e assenza , .probabilmente provato dal disastro della nevicata che ha bloccato varese per 48 ore, si sveglia per le prossime elezioni interpretando il ruolo di polemista random, che peraltro non appartiene alle sue corde e lo rende ancora più inadeguato.
Un sindaco che preannuncia pretestuosamente una fantasiosa class action contro ignoti, solamente per cavalcare la propaganda contro la classe politica avversa, su una questione ancora non chiarita che finirà sicuramente nel nulla e che rappresenta solo la miseria delle istituzioni italiane che vede opposti i presunti esperti che hanno sostenuto tutto ed il contrario di tutto (addirittura che le mascherine non servissero) e dall’altra un amministrazione regionale che più imbarazzante non si può. Auguri a tutti noi, ne abbiamo bisogno.