Thinking Varese alla scoperta dei “paesaggi del tè”
Durante l'incontro"Curare la terra. Lo sguardo del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino" era ospite Luigi Latini, direttore e presidente del Comitato scientifico della Fondazione Benetton

Un’occasione per parlare del paesaggio ma non solo. Il webinar di Thinking Varese, organizzato dall’Ordine degli Architetti, nella serata di mercoledì 13 gennaio ha visto come ospite Luigi Latini, direttore e presidente del Comitato scientifico della Fondazione Benetton Studi Ricerche.
Durante l’incontro, intitolato “Curare la terra. Lo sguardo del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino” sono stati approfonditi alcuni aspetti dell’importante riconoscimento, di cui Latini è responsabile dal 1998. Il Premio nasce infatti con l’obiettivo di contribuire a elevare e diffondere la cultura di “governo del paesaggio” e di “cura dei luoghi”. Il webinar è stato quindi l’occasione per viaggiare virtualmente dalla Cina fino a Palermo, percorrendo alcune tappe protagoniste del premio negli ultimi anni.

Luigi Latini ha presentato alcuni paesaggi della Via Della Seta, mostrandone le caratteristiche naturali, ma anche le conseguenze dell’uso dei luoghi da parte dell’uomo. «Il premio ci permette di effettuare dei viaggi dove non si osserva solo il paesaggio, ma se ne raccolgono le testimonianze geopolitiche e culturali con testimonianze e incontri».
Un esempio arriva proprio dal paesaggio del tè: «dove i risultati estetici della terra, sono raggiunti inconsapevolmente dai contadini che la coltivano». Questo sottolinea come il premio non vuole essere qualcosa di statico, ma una esplorazione a tutto tondo che coinvolge architetti, ma anche geologi, scienziati – tanto che il suo comitato scientifico vede diverse figure – così da permettere una lettura integrata del tutto da diversi punti di vista.
Altri esempi arrivano dai paesaggi delle isole, bellissime e tutti differenti tra loro per caratteristiche naturali ma anche per l’uso che ne ha fatto l’uomo. Il viaggio virtuale è quindi andato ad esplorare alcuni luoghi dell’Irlanda, dell’Islanda, della Sicilia e di Lanzarote.
Le edizioni del premio si sono sempre poste come occasione e strumento per far conoscere, al di là dei confini delle ristrette comunità di specialisti, il lavoro intellettuale e manuale che hanno modificazioni i luoghi, andandoli anche a salvaguardare e valorizzare i patrimoni autentici di natura e di memoria. «Ci siamo sempre posti come obiettivo quello di premiare i luoghi, nelle loro biodiversità in chiave di incrocio di culture, esperienze» ha concluso Latini.
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