Cibo freddo e pezzi di plastica, la rivolta civile degli alunni della 5°B della scuola Manzoni
Insieme a mamma e papà hanno scelto di non andare in mensa e di mangiare un panino e un trancio di pizza all'esterno per protestare contro la gestione della società che eroga i pasti. Alle 14 sono tornati in classe
Cibo freddo e pezzi di plastica nelle porzioni. I pasti della mensa alla scuola primaria Manzoni vengono rifiutati sempre più spesso e così gli alunni della 5°B, insieme ai loro genitori, hanno inscenato una protesta davanti alla scuola, durante l’ora di pranzo, mangiando un panino e una fetta di pizza sul piazzale esterno per dire che così non va e anche perchè non è consentito portare il pranzo al sacco, come alcuni hanno chiesto.
Una protesta pacifica e civile quella che si è svolta dalle 12,30 alle 14, subito dopo i bambini sono tornati in classe per proseguire le lezioni del pomeriggio. I genitori presenti hanno sottolineato che sono emerse anche problematiche inerenti alla gestione dei bambini da parte della cooperativa nell’orario della mensa. Il servizio, che fino all’anno scorso era gestito dalle maestre senza problemi, quest’anno è stato affidato al personale di una cooperativa individuata dal Comune.
Questi i due motivi principali che stanno inducendo molti genitori a ritirare i propri figli dalla mensa e a trovare soluzioni alternative, non sempre semplici quando non ci sono i nonni a disposizione e mamma e papà lavorano. Gli stessi genitori ci tengono a precisare che la scuola e l’istituto comprensivo non hanno alcuna responsabilità nella vicenda e se la prendono con la società che eroga i pasti, la cooperativa che gestisce i bambini durante l’orario di pranzo (che i genitori considerano parte integrante del percorso educativo, ndr) e con il Comune che ha dato i servizi in affidamento.
Proprio oggi l’assessore all’Educazione Gigi Farioli ha incontrato i responsabili della società che fornisce i pasti anche alle scuole Manzoni, i rappresentanti dei genitori e i dirigenti scolastici. Si è discusso delle nuove modalità digitali di erogazione dei servizi e analisi delle criticità. Le documentazioni arrivate dai dirigenti scolastici e dal tecnologo alimentare in cui certificano il netto miglioramento del servizio: «Riguardo al servizio assistenza della cooperativa che supporta gli insegnanti per aumentare le ore scolastiche non guardiamo con distacco nessuna manifestazione e non sottovalutiamo le segnalazioni. Abbiamo stabilito con i responsabili sicurezza del Comune e con i dirigenti che i rappresentanti dei genitori possano entrare nella scuola e partecipare al controllo della qualità del servizio mensa. Con le Manzoni c’era stato un incontro all’inizio dell’anno e abbiamo monitorato anche con il tecnologo alimentare che ci ha dato dei report soddisfacenti della qualità dei pasti».
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