Legambiente: “In piazza stazione si può ancora cambiare strada”

Il circolo "Ercole Ferrario" rilancia la sua idea di una piazza da riplasmare tutta a verde, lasciando solo un passaggio ciclabile tra l'area della stazione e via Borghi

gallarate generico

Gli ambientalisti di Gallarate non si arrendono e avanzano proposte alternative su piazza della stazione. Se in piazza Giovanni XXIII sono ormai completati i tagli e il cantiere prosegue (salvo stop momentaneo causa coronavirus), i diversi gruppi attivi in città continuano a chiedere una revisione del progetto di rinnovo della piazza.

Pochi giorni fa il Comitato Salviamo gli Alberi ha presentato la sua proposta progettuale, redatta dagli architetti Nicola Zema e Martina Zampogna.
Oggi invece è Legambiente a rilanciare
, con un invito al Comune a fare dietrofront e un altro disegno di massima della piazza: «La nostra proposta è l’unica che vuole esclusivamente verde sulla piazza, prevedendo solo il passaggio di una pista ciclabile» dice Francesco Torreggiani, del circolo cittadino “Ercole Ferrario”. L’idea è di dedicare quanto più spazio possibile al verde, anche in forme diverse (come un “orto botanico di quartiere”), salvo alcuni spazi sportivi.

La proposta prevede anche la rinuncia a tutti gli spazi percorribili da auto e ai posti di parcheggio. Dove andrebbero le auto? «Il Comune dovrebbe svincolare i terreni dell’ex area merci, inutilizzati da anni» continua Torreggiani. Certo, quell’area – pur sottoutilizzata – è proprietà del Gruppo FS, assai restio a concedere spazi ai Comuni in cambio di niente… «Si potrebbe però prenderli in affitto: si sarebbe potuto investire lì per trovare parcheggi e liberare la piazza dalle auto, anziché intervenire per rifare la piazza lasciando i parcheggi. La zona merci zona abbandonata da trent’anni, non si può dire che in Comune non abbiano avuto tempo di pensarci».

Per il resto rimangono tutte le critiche alla piazza, ribadite nell’arco di un anno e più di dibattito sul progetto. «Ribadiamo che per noi la piazza verrà cementata interamente. Qualche gallaratese è dubbioso sul fatto che sia così, ma si vedrà con il proseguire del cantiere» continuano dalle file di Legambiente, dove temono anche che gli abbattimenti di alcuni alberi e l’intervento sulla superficie della piazza inneschino «un effetto domino» che metta a rischio altre piante.

«Noi speriamo sempre in un ravvedimento dell’amministrazione: evitiamo il cemento sulla piazza e facciamola più bella, confidiamo in un cambio in corso d’opera, che la giunta, che non è una persona sola, capisca l’errore che si sta facendo. Invitiamo anche architetti e progettisti a proporre idee per salvare la piazza».

Come detto, la proposta di massima di Legambiente è comunque diversa da quella avanzata dal Comitato, che è stata predisposta dagli architetti Zema e Zampogna, è incentrata su più superficie verde e una revisione della viabilità tutta orientata alle due ruote, bici o moto che siano.

Davanti alla stazione una piazza-parco: la proposta degli ambientalisti di Gallarate

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Marzo 2021
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