Che voglia di cinema! Il Nuovo di Varese riapre e fa il pieno di spettatori
Sala quasi al completo nella serata di venerdì 30 aprile per la riapertura del Cinema Nuovo di Varese. "Un bel segnale" per Gabriele Ciglia di Filmstudio 90

Solo qualche giorno fa avevano comunicato che non avrebbero aperto questa settimana, ma la situazione è cambiata velocemente e così questa sera, responsabili e volontari di Filmstudio ’90 hanno deciso di riaprire le porte del Cinema Nuovo agli spettatori.
La “fame” arretrata, la gran voglia di tornare i sala e il richiamo del film “Nomadland” pluripremiato agli Oscar solo pochi giorni fa, hanno dato ragione a Filmstudio e la sala si è riempita di spettatori entusiasti di “tornare al cinema”.
«Siamo sui 160 biglietti venduti nella prima serata – dice Gabriele Ciglia dell’associazione Filmstudio 90 -Con una capienza di 190 posti direi che siamo molto soddisfatti. Ce lo sentivamo che sarebbe andata bene. Avendo 6 proiezioni del film nel fine settimana il pubblico hala possibilità di suddividersi».
Qualche difficoltà logistica non ha guastato la festa: «E’ stata un po’ problematica l’assegnazione dei posti. Di solito non assegniamo posti specifici, ma in questo momento è obbligatorio giustamente per garantire la sicurezza, ma questo ci ha un po’ rallentato. Alla fine c’è stato solo un piccolo ritardo ma abbiamo trovato anche lo spazio per un piccolo discorso di benvenuto e di ringraziamento per le persone che hanno deciso di sostenerci anche in questo anno di pandemia. E’ bello vedere che tanti amanti del cinema sono venuti già alla prima proiezione, un segnale forte. Adesso speriamo di poter continuare a lavorare da qui in avanti. Adesso dobbiamo riprogrammare il cineforum e non è facile. E’ andato tutto bene, anche grazie ai volontari di Filmstudio, che hanno garantito il rilevamento delle temperature, la raccolta dei dati, l’accompagnamento in sala. Per quanto riguarda il coprifuoco ci siamo organizzati per finire le proiezioni alle 21.30, in tempo per garantire agli spettatori di poter rientrare a casa prima del coprifuoco».
«Speriamo che continui così anche nelle prossime settimane – conclude Ciglia – Intanto siamo qua, noi siamo aperti».
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